Denise Pipitone, sfogo di Anna Corona dopo la scoperta della botola
Con la riapertura delle indagini sul caso di Denise Pipitone, la figlia di Piera Maggio scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo, gli agenti hanno ispezionato anche la casa di Anna Corona. La donna, dopo la scoperta di una botola nella casa dove viveva, si è lasciata andare a un duro sfogo a Quarto Grado, dove ha rivelato importanti novità sul caso.
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"Non so il perché gli inquirenti stanno lavorando - ha detto la donna -. Ho appreso la notizia dai telegiornali. Se hanno ritenuto opportuno farlo. Non avrei mai toccato una bambina per un tradimento! Io e la mia famiglia lo stiamo vivendo con un pessimo stato d’animo: ci troviamo in un processo mediatico che abbiamo già vissuto. È stato molto faticoso riprendere una quotidianità ‘normale’. C’è stato un processo nei confronti di Jessica: dopo i tre gradi di giudizio, si è chiuso e mia figlia è stata assolta. Hanno indagato anche su di me, ed è stato archiviato tutto. Non sto criticando gli inquirenti e la magistratura: dico solo che, faticosamente, abbiamo provato a riavere una vita quasi normale… che è ancora stata stravolta. Non lo ritengo giusto: siamo persone semplici".
"È pazzesco, quello che si sta evidenziando in televisione; è assurdo quello che sto ascoltando - ha aggiunto Anna Corona -. Stiamo ricevendo minacce, anche per la bambina. Manca Denise Pipitone e desidero la verità, tanto quanto la desidera Piera Maggio… perché ho le mie figlie. Lo desidero dal profondo del cuore, perché la verità rende liberi. Siamo persone pulite: l’ha dimostrato un processo e un’archiviazione".
"Da queste perlustrazioni - ha concluso - non può emergere niente. Posso rispondere per me: loro sono andati e sanno il perché. In quella casa non c’è niente da trovare”.
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