Diario di un trader: strategie e spunti per le prossime 24 ore
Il risveglio di venerdì è stato difficile per la maggior parte delle borse europee che già dalle prime battute segnavano un risultato fortemente negativo.
Il primo risultato si ha sulle banche italiane: il venerdì mattina (la cui panoramica è consultabile cliccando qui) vede Unicredit e Banco Popolare in rosso del 3,5% e del 2,83%, un risultato simile anche per Banca Popolare dell'Emilia Romagna e Banca Popolare di Milano, Intesa Sanpaolo e Ubi Banca, tutte in rozzo con una media intorno al 2,5% già in apertura di contrattazioni. A metà mattina, intorno alle 10 il Ftse100 cedeva l'1,12%, seguito dal Dax30 e dal Cac40 che arretravano rispettivamente dell'1,46% e dell'1,63%.
Ancora il credito tricolore sotto pressione ed è proprio a questo proposito che Andrea Plevna suggerisce le strategie migliori da adottare su titoli specifici come Mediobanca e Ubi Banca , soprattutto in vista di un Ftse Mib che, sebbene abbia difeso quota 16mila punti, ha già trovato un primo ostacolo a 16.500 punti.
Le banche sono sotto pressione anche nella penisola iberica visto che dalla Spagna nella mattinata dell'ultima seduta della settimana scorsa è arrivato, da quanto riportato dalla stampa internazionale un alert per Banco Santander che ha rivisto al ribasso gli obiettivi di redditività per il 2018 a causa del peggioramento della congiuntura rispetto allo scorso anno.
Insomma, i mercati continuano a dover fare i conti con una sensazione di caos che spaventa tutti. Infatti non sono solo le banche a crollare, ma anche il petrolio: nonostante l'accordo trovato dall'Opec, gli osservatori internazionali non possono fare a meno di notare come ci sinao ancora troppe incertezze e punti da fissare in quest'intesa che appare immediatamente lacunosa. Risultato: intorno alle 11 il greggio registrava in Europa 48,62 dollari al barile per il Brent e 47,26 per il WTI.
Come o dove trovare la bussola? A questo proposito potrebbe essere interessante dare una lettura ai consigli di Luigi Piva Quantitative Researcher per Quantlab che nella sua intervista consiglia i nomi da preferire sia sul settore energetico che su quello bancario, terreni diventati, ormai, entrambi scivolosi.
Particolarmente opportuna si rivela anche, per chi invece volesse guardare al Forex o all'oro, l'approfondimento di Pietro Paciello Head of Business Development and Chief Analyst presso Tier1FX il quale risponde alla domanda che tutti, alla fine, si faranno anche in questo inizio di settimana: i mercati sono arrivati a un punto di non ritorno?
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