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Dieci società leader per dividendo a Wall Street

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) report di oggi presentiamo ai lettori il nuovo aggiornamento del nostro popolare portafoglio Top Dividend, composto dai dieci titoli Usa con i dividendi più elevati, selezionati con particolari criteri di ricerca e revisione. Settimana stabile per i nostri portafogli sulla scia del buon andamento di Wall Street, che ha chiuso venerdì scorso a quota 2.502,22 punti, vicino ai massimi storici. In questo contesto, spicca la performance settimanale di AstraZeneca plc (NYSE: AZN - notizie) , quotata sul Nyse con simbolo AZN, con un rialzo di +4,4% nelle ultime cinque sedute, dopo il miglioramento del giudizio sul titolo da parte degli analisti di Bernstein, in un ottica di possibili acquisizioni da parte della società. Con sede principale nel Regno Unito ed oltre 57.000 dipendenti, questa importante multinazionale opera in più di 100 paesi mondo nel settore farmaceutico ed è impegnata nella scoperta, sviluppo e commercializzazione di una vasta gamma di medicinali soggetti a prescrizione, in particolare per il trattamento delle vie respiratorie, malattie autoimmuni, cardiovascolari, metaboliche, oncologiche, infettive e gastrointestinali. Attualmente, la società opera tramite 23 siti produttivi in 16 paesi, con una buona parte dei ricavi che proviene dai paesi emergenti. L'azienda serve circa 200 milioni di pazienti a livello globale e detiene 125 nuovi prodotti in fase di sviluppo. Il titolo offre attualmente un dividendo del 4,1% annuo ed è presente nel nostro portafoglio Top Analisti dal 1 giugno 2010, con una performance complessiva pari a +57,5% a cui si sommano tutti i dividendi percepiti nel periodo. Nonostante i guadagni realizzati, manteniamo il titolo in portafoglio beneficiando dei ricchi dividendi distribuiti e delle buone prospettive di crescita del business aziendale.

Dopo l'aggiornamento di martedì scorso, che includeva una dettagliata analisi dei portafogli Top Analisti ed ETF Italia, l'edizione di oggi è interamente dedicata al nostro portafoglio Top Dividend, il popolare modello che si compone dei dieci titoli quotati a Wall Street con il maggiore dividendo.

L'obiettivo del nostro modello Top Dividend è di selezionare su base mensile i dieci titoli quotati a Wall Street con il dividendo più elevato. Questo portafoglio, partito nel settembre di 17 anni fa, ha messo a segno una performance complessiva record, pari a +709%, contro +133% realizzato dall'indice S&P500 nello stesso periodo, confermando l'efficacia delle strategie a dividendo nel lungo termine, in un intero ciclo di mercato. L' attuale incertezza sulle prossime mosse da parte della Fed sul fronte dei tassi sta penalizzando negli ultimi mesi il comparto dei titoli High Yield tendenzialmente più volatili in un contesto di possibili rialzi. Questo fattore, sta causando una debolezza dei prezzi di borsa del comparto, che si tramuta in un incremento della rendita del portafoglio, salita ai massimi degli ultimi anni, con un dividendo medio pari al 9,6% sulle attuali quotazioni di borsa, dal 9,3% del mese precedente. In parallelo, stiamo assistendo ad una compressione del price earning medio del portafoglio, attualmente pari a sole 9,3 volte gli utili previsti per l'anno in corso, quasi la metà rispetto ai valori medi dell'indice S&P500. Top Dividend è un potente strumento che permette di beneficiare di una elevata rendita passiva, con oltre 40 incassi annui derivanti da dividendi, abbinata a potenziali capital gain di medio termine. Top Dividend è uno dei tre portafogli internazionali inclusi nel servizio online e viene elaborato utilizzando un sofisticato sistema di ricerca in grado di identificare ogni mese un ristretto gruppo di dieci società caratterizzate da dividendi periodici attestati ai massimi livelli e fondamentali a sconto rispetto al mercato. Storicamente i titoli a dividendo sono stati caratterizzati da andamenti più stabili rispetto al mercato, assicurando agli investitori una continuità di entrate durante tutti i mesi dell’anno, indipendentemente dall'andamento degli indici di borsa. Autorevoli studi confermano l'importanza dei dividendi nel lungo termine:

50 anni di borsa a Wall Street - Analisi storica dei dividendi

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Per analizzare l'incidenza dei dividendi sulle performance di lungo periodo, abbiamo considerato l'andamento storico dell'indice S&P500 degli ultimi 50 anni (marzo 1967 - marzo 2017), escludendo ed includendo i dividendi nel calcolo. L'indice S&P500 è uno dei più importanti, e raggruppa le 500 aziende Usa maggiormente capitalizzate. Come si evidenzia dalla tabella sotto (fonte dqydi.net), la performance storica dell'indice nel periodo è stata pari a +2.563% senza considerare i dividendi, per un tasso annuo composto pari al 6,8%. Aggiungendo al conteggio il reinvestimento dei dividendi, la performance complessiva quadruplica e passa a +11.467%, per un tasso annuo composto pari al 9,9%. In sintesi, gran parte dei guadagni in borsa negli ultimi 50 anni sono stati ottenuti dal costante reinvestimento dei dividendi.

Perchè i dividendi contano - Analisi storica Guinness Atkinson Funds

Secondo uno studio realizzato da Guinness Atkinson Funds, che prende in considerazione un periodo di 60 anni di borsa, più si allunga il mantenimento dei titoli in portafoglio e più i dividendi contano nel totale delle performance generate. Dal 1940 al 2011, con una media di mantenimento dei titoli in portafoglio pari ad un anno, i dividendi hanno contato per il 27% della performance complessiva dell'indice S&P500. Incrementando il periodo di possesso dei titoli a tre anni, i dividendi hanno contato per il 38%, a cinque anni il 42%, a dieci anni il 48%, fino ad arrivare al 60% per periodi di investimento di 20 anni. Considerando invece l'intero periodo analizzato, dal 31 dicembre 1940 al 31 dicembre 2011, i dividendi reinvestiti costantemente hanno contato per oltre il 90% della performance complessiva. Un capitale di 100 dollari investito nel 1940 è diventato circa 174.000 dollari alla fine del 2011 con i dividendi reinvestiti, contro circa 12.000 dollari senza considerare i dividendi.

Boom della domanda di nuovi strumenti a rendita passiva come fonte di entrate integrative

Secondo l' Ufficio Censimento degli Stati Uniti, il 13% della popolazione americana già oggi è classificata come "pensionata", con un'età media superiore ai 65 anni. Considerato che la speranza di vita media negli Usa è pari a 79 anni, per mantenere adeguato il tenore di vita precedente, questa parte della popolazione deve vivere per decenni con le rendite periodiche ottenute dai propri investimenti. Con un numero sempre maggiore di persone nate tra il 1946 e il 1964 che stanno entrando ogni giorno in questa categoria, la domanda di prodotti ad elevata rendita o dividendo dovrebbe evidenziare forti crescite nei prossimi anni. Il grafico sotto evidenzia il trend di crescita della popolazione over 65 negli Usa nei prossimi anni. Secondo le ultime proiezioni, nel 2050 il livello degli ultrasessantacinquenni arriverà a sfiorare il 30% dell'intera popolazione. In pratica, ciascun lavoratore attivo avrà in carico un pensionato, con importanti ripercussioni sul fronte sociale. Su queste basi i dividendi costituiranno nel futuro una importante fonte di produzione di redditi aggiuntivi. Selezionando titoli in grado di produrre una rendita passiva elevata nel corso di tutti i mesi dell'anno, il nostro portafoglio Top Dividend risponde oggi alla crescente richiesta di questi strumenti.

Dogs Of The Dow - La base di partenza della nostra strategia operativa

Sulla base delle analisi storiche che evidenziano l'effettiva importanza dei dividendi, il nostro portafoglio Top Dividend è nato nel 2000 da una evoluzione e rivisitazione di "The Dogs of The Dow", una popolare strategia di Michael O'Higgins. Creata nel 1991, questa tecnica si propone di selezionare i dieci titoli del Dow Jones Industrial con il dividend yield più elevato mantenendoli in portafoglio per un anno intero senza modifiche. Higgins nei suoi studi aveva notato che in un orizzonte di medio termine i titoli selezionati mediante questa metodologia ottenevano costantemente performance superiori al mercato. Complessivamente, dal 1973 ad oggi la strategia ha messo a segno un rendimento annuo composto pari a +17,7%, contro una performance dell’indice Dow Jones pari a +11,9% annuo nel periodo.

Portafoglio Top Dividend - Affinamento della metodologia di selezione

Dopo aver analizzato i risultati conseguiti dalla strategia dei Dogs, ci eravamo chiesti se fosse stato possibile migliorare ulteriormente le performance con opportuni adattamenti della tecnica. Dopo diversi test, analisi e simulazioni al computer, abbiamo quindi creato un portafoglio potenzialmente in grado di sfruttare in maniera più efficace la strategia di Higgins. Affinando la metodologia dei Dogs, il Top Dividend seleziona i dieci titoli ad alto dividendo muovendosi non solo all’interno delle maggiori Blue Chips, ma esplorando anche il ricco mondo delle Small Cap, tendenzialmente più performanti nel medio lungo termine ed attuando una revisione mensile (anziché annuale) dei titoli presenti in portafoglio. Applicando questi parametri, negli ultimi 17 anni siamo riusciti a migliorare ulteriormente le performance rispetto al modello iniziale. Partendo da queste considerazioni, presentiamo il nuovo portafoglio Top Dividend, che raggruppa i dieci titoli del listino Usa con i dividendi più elevati, da acquistare oggi e validi per i prossimi 30 giorni. Le performance di lungo termine ottenute da questo modello negli anni confermano la validità e l’importanza delle cedole. Si tratta di una strategia potente e facile da seguire, caratterizzata da pochi trading mensili (in media tra due e tre compravendite al mese), che sta raccogliendo attenzioni crescenti da parte dei nostri abbonati, che utilizzano il Top Dividend assieme ad altri inves Autore: Paolo Crociato Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online