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Tassa sul versamento di contanti: arriva la replica del Governo

Il Governo frena sulla lotta all'uso del contante, annunciata con la tassa sui versamenti superiori ai 200 euro


Dopo l'annuncio de "Il Sole 24 Ore" di una "tassa sui contanti", il Governo sembra aver fatto dietrofront, diramando un comunicato chiarificatore sui provvedimenti elaborati in materia di trasparenza e tracciabilità dei bagamenti. La rettifica riguarda l'imposta di bollo proporzionale sui versamenti giornalieri in banca e alle poste superiori ai 200 euro.

Inoltre verrà stralciato anche il provvedimento che prevedeva uno sconto per chi effettua acquisti con carta di credito, carta di debito o prepagate. Infine gli esercenti non riceveranno al credito d'imposta per le vendite effettuate con moneta elettronica.

Dopo l'indiscrezione de "Il Sole 24 Ore" sull'introduzione della tassa sui versamenti di contante, il Ministero delle Finanze ha replicato con una nota in cui in sostanza si conferma la volontà di applicarla, ma contesta la dicitura "tassa sui contanti", che non sarebbe corretta.

Al termine del Consiglio dei ministri previsto per venerdì 20 febbraio, si avrà la presentazione del piano ufficiale del Governo di un piano studiato per semplificare la vita a commercianti, artigiani e professionisti e che aiuterà contestualmente il Fisco a dare la caccia a chi non emette scontrini, ricevute o fatture.

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