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Dividendi a Piazza Affari con rendimenti senza paragoni

I dividendi dei primi 40 titoli azionari di Piazza Affari promettono per i prossimi due anni, almeno, rendimenti che non si possono paragonare ai titoli di Stato e tanto meno ai buoni fruttiferi di Cassa depositi e prestiti (Cdp).

In media si attende un rendimento del 4% sui titoli principali della Borsa di Milano, contro l’1% del Btp a 10 e contro il 2% dell’inflazione in Italia. Questi i dati dell’Economia del Corriere.

I dividendi migliori di Piazza Affari

I prossimi nove mesi saranno quelli della raccolta dei dividendi e saranno ricchi in particolare nel settore finanziario e bancario.

Intesa Sanpaolo spa (ISP), ad esempio, dovrebbe staccare il 7,6% di dividend yield nella prossima primavera 2022 e si attende un risultato sostanzialmente paragonabile anche per il 2023.

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Il dividend yield di Unipol Gruppo spa (UNI) potrebbe essere ancora più elevato, cioè posto all’8%. Spicca anche Assicurazioni Generali con il 5,7% di rendimento nel rapporto tra dividendo e prezzo di Borsa.

Banca Generali e Banca Mediolanum si collocano entrambe al 4,7% nel 2021 e al 4,6% e 4,7% rispettivamente nel 2022. Azimut Holding, invece, dovrebbe garantire un rendimento del 4,7% nel 2021 e del 5% nel 2022.

Caro petrolio premia Eni

Se il caro petrolio da un lato ha fatto aumentare sensibilmente il prezzo dei carburanti alla pompa, e di conseguenza l’inflazione, gli azionisti Eni spa (E) potranno bilanciare le perdite con un rendimento che si attende essere del 7%.

Anche Italgas spa (IG) è stata premiata dal prezzo schizzato alle stelle del gas naturale, e risulta nel calcolo un rendimento del 5,4% per il 2021 e del 5,6% per il 2022.

Chiudiamo la sezione con Snam spa, che è ben collocata per un rendimento al 5,5% e al 5,9%, ponendosi al di sopra della media del listino.

Enel e Terna

Tra le utility, invece, brilla Enel spa con un rendimento del 5,6%, in salita al 5,9% nel 2022. Il titolo viene considerato bene posizionato da Credit Suisse, spiega ancora l’Economia del Corriere, perché beneficerà in tutta l’UE dei fondi del Next Generation EU dedicati alla transizione energetica. Da qui al 2030 è atteso un total return minimo del 10%.

Bene anche Terna spa per la quale si attende un rendimento del 4,7% (2021) e del 5% (2022).

Quando comprare i titoli di Borsa Italiana?

Se i rendimenti fanno acquolina, è comunque chiaro che non sono da escludere scenari negativi. Tuttavia l’azionista interessato potrebbe applicare come strategia l’acquisto dei titoli durante le fasi di ribasso dei mercati, così da entrare con prezzi scontati.

Andamento del FTSE MIB Piazza Affari

Da inizio anno il FTSE MIB ha guadagnato il 18%, mentre la performacne ad un anno è addirittura del +35,82%, ma a due anni è del +17,69%.

L’andamento del FTSE MIB negli ultimi mesi è stato positivo del +6,43% e nell’ultimo mese, invece, positivo del +2,43% nonostante la volatilità creata dall’immobiliare cinese e dal rincaro delle materie prime.

This article was originally posted on FX Empire

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