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Dl Irpef, da rendite finanziarie e tagli alla spesa i soldi per il bonus da 80 euro

Coperture sì, coperture no. Il tormentone di fine aprile dopo la presentazione del Dl Irpef di venerdì scorso è uno dei temi caldi della settimana politica e c’è da credere che rimarrà tale fino alle elezioni europee in programma fra un mese.

Dove verranno presi i soldi per finanziare i bonus da 80 euro che, a partire da maggio, verranno distribuiti ai lavoratori con reddito annuale compreso fra gli 8 e i 24 mila euro lordi? Matteo Renzi invita a stare sereni: le coperture ci sono per il 2014 e anche per il 2015. Certo ma le coperture non sono un regalo: verranno semplicemente prese altrove.

La mossa con la quale il decreto Irpef raccoglierà 3 dei 6,65 miliardi necessari all’operazione-bonus prevede, fra le altre novità, l’aumento dal 20% al 26% della tassazione sulle rendite finanziarie andrà a garantire una somma quantificabile in 755 milioni di euro all’anno che verranno ad abbattersi su conti correnti, conti di deposito, libretti postali e certificati di deposito. Sia per le famiglie che per le imprese le tasse saranno maggiori: circa 3,03 miliardi l’incasso previsto per il 2014. Vediamo nel dettaglio dove verranno “riscossi”:

- 1.241 milioni di euro da imposta sostitutiva e ritenute su interessi obbligazioni e titoli similari;
- 755 milioni dalle ritenute sugli interessi su depositi, conti correnti, libretti postali e certificati di deposito;
- 255 milioni dall’imposta sostitutiva sul risparmio gestito (sul risultato maturato dalle gestioni individuali);
- 220 milioni dall’imposta sostitutiva sul risparmio amministrato;
- 206 milioni di euro dalle ritenute su interessi e redditi di capitale di fonte estera e quote oicvm di diritto estero;
- 163 milioni dalle ritenute sulle cambiali e altri redditi da capitale;
- 144 milioni dalle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche;
- 52 milioni dall’imposta sostitutiva sui prodotti assicurativi;
- 1 milione dalle ritenute sui proventi dei titoli e dei certificati atipici.
 
Secondo un ‘analisi del Sole 24Ore, il prelievo sugli strumenti finanziari (esclusi i titoli di Stato) per quest’anno sarà contenuto nei 720 milioni di euro che diverranno 755 milioni nel 2015 e lieviteranno a 1,1 miliardi nel 2016.

Altri 3 miliardi dovrebbero arrivare dai tagli di spesa ma  rimarrà comunque un “rosso” di 650 milioni. Ma il vero grande enigma resta quello delle coperture per le categorie rimaste escluse dal Dl Irpef della scorsa settimana e per le quali il Governo Renzi ha preso l’impegno di abbassare le tasse: incapienti, pensionati e partite Iva.