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I documenti da presentare per la dichiarazione dei redditi

Alcuni consigli pratici per non arrivare mai impreparati all'appuntamento col Fisco

Soldi (Fotolia)

Documenti, scontrini, modelli, atti notarili, Cud, ticket, fatture, polizze. E’ meglio non farsi sfuggire niente e non farsi trovare impreparati: con la scadenza per la dichiarazione dei redditi che si avvicina le cose da ricordare sono tante. Anche se non si sceglie il “fai da te” è bene stare attenti. Innanzitutto bisogna scegliere a chi rivolgersi, se a un professionista di fiducia o a un Caf, un ufficio di consulenza e assistenza fiscale, per aiutarci nella compilazione.

Prima di decidere tra un commercialista e un Caf, però, è il caso di verificare se la propria azienda o il proprio ordine professionale di appartenenza ha qualche convenzione che permette di avere sconti: nel caso avremmo un risparmio anche sulla prestazione del professionista. Il costo da sostenere comunque non è alto. Soprattutto se la scelta va in direzione del Caf: per una dichiarazione in media si spendono dai 20 ai 60 euro, a seconda della pratica. Per i nuclei familiari, comunque sia, è vantaggioso e più pratico rivolgersi a un’unica figura. Questo sia per ammortizzare le spese – i figli a carico – sia per dare al professionista una visione d’insieme, essenziale per la scelta più vantaggiosa sotto il punto di vista fiscale. Visti i termini di presentazione di Unico e 730, è bene anche affrettarsi per fissare un appuntamento. Anche in anticipo. In ogni caso, però, solo dopo aver reperito tuta la documentazione necessaria.

Cosa serve: i documenti
Per arrivare con tutto l’occorrente e non farsi sfuggire nulla, è possibile consultare i vademecum preparati dai Caf e dall’Agenzia dell’Entrate, a disposizione (gratuitamente) anche dai commercialisti. Che si rientri tra quelli che devono fare il 730 o l’Unico, comunque, ci sono alcuni documenti che non devono mai mancare.

Intanto il documento di riconoscimento e il proprio codice fiscale, da portare sempre con sé con la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente. Poi i modelli Cud dei redditi 2012 che si sono ricevuti dal datore di lavoro, se dipendenti, o dall’ente pensionistico di riferimento. Entrambi devono consegnarli entro il 28 febbraio di ogni anno. E’ infatti questa a data in cui i sostituti di imposta saranno chiamati a presentare la certificazione unica relativa all’anno 2012 dei redditi di lavoro dipendente, assimilati (per esempio, compensi percepiti da soci di cooperative di produzione e lavoro, remunerazioni dei sacerdoti, assegni periodici corrisposti al coniuge) e di pensione da parte del datore di lavoro, o ente pensionistico, ai propri dipendenti o pensionati per attestare le somme erogate e le relative ritenute effettuate e versate all’Erario. Se non si è ricevuto niente la cosa migliore è sollecitare l’invio.

Il modello Cud deve essere fornito anche dall’Inps o dall’ente previdenziale di appartenenza nel caso di indennità di disoccupazione, maternità, mobilità e cassa integrazione. Si deve presentare anche il reddito dei familiari a carico: perché il coniuge o un familiare possa essere considerato a carico deve avere aver percepito nel corso dell’anno precedente proventi, redditi, oneri, compensi per un importo non superiore a 2.840 euro al lordo degli oneri e dei costi considerati deducibili.

E’ importante inoltre munirsi di tutte le certificazioni dei compensi per prestazioni occasionali effettuate, delle ricevute per la cessione dei diritti d’autore o le provvigioni. Non vanno dimenticati, in caso di immobili, vendite, acquisizioni o donazioni di immobili e terreni, i vari contratti. Compresi quelli di immobili in locazione, e visure catastali in caso di variazioni ed eventuale documentazione relativa alla cedolare secca. Se si è acceso un mutuo anche questo deve essere portato al professionista, così come nel caso di un rogito per un acquisto di una casa.

E’ da tenere presente anche il modello ex Rad nel caso in cui si siano avuti dividendi azionari, acconti di imposta versati autonomamente nel 2012 (il modello F24), oltre all’eventuale eccedenza dell’acconto Irpef compensata nel modello F24.

Anche per le detrazioni e le deduzioni è bene munirsi dei documenti necessari che vanno da fatture, scontrini parlanti (con il proprio codice fiscale), ticket, ricevute di spese sanitarie e assistenza specifica per portatori di handicap, contributi previdenziali versati, polizze assicurative di mezzi di trasporto, case e personali, assegni di mantenimento del coniuge separato o divorziato (con il codice fiscale dell’ex coniuge). Ma anche donazioni, erogazioni liberali a Paesi in via di sviluppo (Ong, Onlus) e istituzioni religiose. Si possono detrarre anche alcune spese per il risparmio energetico (per il 55%) o per il recupero edilizio (per il 41%, 36 % o 50%): in questo caso si deve presentare la ricevuta dell’invio della documentazione rispettivamente all’Enea e al Centro operativo di Pescara.

Infine due tra le principali novità introdotte per il modello Cud 2013, sia dal punto di vista fiscale che previdenziale: il nuovo limite di reddito esente (6.700 euro) per i lavoratori “transfrontalieri”, cioè coloro che risiedono in Italia e prestano servizio in zone di frontiera; e la maggiore deduzione, in ragione dei contributi versati, per chi lavora per la prima volta, attraverso un plafond accumulato nei primi 5 anni di partecipazione a forme di previdenza complementare.

Si possono portare anche le spese sostenute per la frequenza di scuole superiori, università o asili nido; le spese funebri; quelle veterinarie; iscrizioni annuali per ragazzi dai 5 ai 18 anni a piscine e palestre. Si possono dedurre anche i contributi versati a favore di colf, badanti e baby sitter fino a 1.549,57 euro (vedi spese deducibili e detraibili) ed è necessario per questo portare tutta la documentazione con le attestazioni dei pagamenti effettuati.

Chi è esente dal presentare la dichiarazione

Niente obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi invece per chi ha percepito lo stipendio di lavoratore dipendente da un solo datore di lavoro. Nessuna dichiarazione, inoltre, neanche in caso di redditi esenti come pensioni sociali, redditi soggetti ad imposta sostitutiva o a ritenuta alla fonte a titolo di imposta. E se il reddito da lavoro – al netto dell’abitazione principale e delle relative pertinenze – è inferiore a 8.000 euro per chi ha meno di 75 anni; 7.750 euro per chi ha più di 75 anni; 7.500 euro per i pensionati; 4.800 euro per attività non esercitate abitualmente o da lavoratori autonomi; 500 euro per i redditi di terreni e fabbricati.
 
Tempi e scadenze
Il modello 730 può essere presentato entro il 30 aprile al proprio datore di lavoro o ente pensionistico oppure entro il 31 maggio a un Caf o a un intermediario abilitato. Entro il 31 maggio il datore di lavoro o ente pensionistico deve consegnare al contribuente cui ha prestato assistenza una copia della dichiarazione elaborata e il prospetto di liquidazione modello 730-3, con l'indicazione delle trattenute o dei rimborsi che saranno effettuati.

Il Caf o il professionista abilitato deve consegnare entro il 15 giugno al contribuente cui ha prestato assistenza una copia della dichiarazione e il prospetto di liquidazione modello 730-3, elaborati sulla base dei dati e dei documenti presentati dal contribuente. Il modello Unico deve essere presentato, in via telematica, entro il 30 settembre. Chi può presentare la dichiarazione ancora in forma cartacea presso gli uffici postali, deve farlo tra il 2 maggio e il 30 giugno.

Tutta la documentazione, per la dichiarazione dei redditi in genere, deve essere fotocopiata ma è buona norma avere con sé gli originali che possono essere richiesti in visione (e poi saranno restituiti all’utente). E' bene infine conservare il tutto per eventuali, successivi, accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.