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Dollaro in calo su timori rallentamento acquisti Treasury da Cina

NEW YORK (Reuters) - Dollaro in ampio deprezzamento nella seduta odierna in scia agli spunti che arrivano dall'Asia, in particolare alla possibilità che la Cina rallenti i propri acquisti di Treasury.

** Secondo fonti riportate in mattinata da Bloomberg News, esponenti dell'organismo che supervisiona le riserve cinesi di valuta estera avrebbero raccomandato di rallentare o addirittura interrompere gli acquisti di governativi Usa, ritenuti ora poco interessanti rispetto ad altre categorie di asset. Pechino è il primo detentore straniero di debito pubblico Usa.

** A seguito della notizia il cambio euro/dollaro -- prima pressoché piatto -- è balzato nuovamente sopra quota 1,20, con un picco intraday a 1,2017, riavvicinandosi al massimo da quasi quattro mesi toccato giovedì scorso a 1,2089.

** "Se il più grande detentore estero di Treasury Usa dovesse improvvisamente fermarsi, questo creerebbe un problema", commenta lo strategist di Mufg Derek Halpenny. "Il dollaro deve indebolirsi a un livello tale da riattirare compratori verso gli Usa".

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** Allo stesso modo il dollaro/yen è scivolato a fine mattinata fino a 111,29, il livello più basso da fine novembre. Le indiscrezioni dalla Cina sono andate in questo caso ad accentuare la flessione del biglietto verde, già partita nella precedente seduta sulla speculazione che anche la Banca del Giappone possa in tempi relativamente brevi avviare un percorso di riduzione dello stimolo monetario.

** Nelle operazioni di mercato di ieri la Bank of Japan ha ridotto gli acquisti di governativi a lungo termine: una mossa che molti hanno letto come un primo segnale del fatto che anche il Giappone si stia preparando a normalizzare le proprie politiche.

** Lo yen conferma in giornata un apprezzamento consistente anche nei confronti della divisa unica, di oltre mezzo punto percentuale, con un minimo intraday per l'euro/yen a 133,34.

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