Dollaro debole in attesa Yellen, ma risale da minimi
LONDRA (Reuters) - Il dollaro è sceso fino attorno al minimo di tre mesi e mezzo contro un paniere di valute, per poi rimontare. Resta tuttavia debole colpito, oltre che dai timori relativi all'economia Usa, anche dal calo delle materie prime e dalle preoccupazioni relative allo stato di salute delle banche europee.
Il mercato attende le dichiarazioni della presidente Fed Janet Yellen che prenderà la parola a Washington per l'audizione semestrale davanti alla commissione Servizi Finanziari della Camera. Gli investitori si aspettano ulteriori dettagli sullo stato di salute dell'economia Usa, dopo i deludenti dati sul mercato del lavoro della scorsa settimana e sulle tempistiche e modalità di eventuali ritocchi al rialzo dei tassi di interesse.
"I timori relativi alle banche europee stanno contribuendo all'avversione al rischio nei mercati. In aggiunta a questo, i dati Usa questo mese sono stati deboli e i funzionari Fed sembrano sfumare i toni su un rialzo dei tassi" dice Shinichiro Kadota, strategist di Barclays.
Attorno alle 10, l'indice del dollaro vale 96,137 con un rialzo di circa lo 0,06% e non lontanissimo dal minimo dei tre mesi e mezzo, segnato ieri a 95,663.