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Il dollaro deve tirare il fiato: storno in vista per le Borse?

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista a Pietro Paciello, Head of Business Development and Chief Analyst presso Tier1FX, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse. Pietro Paciello è autore del libro appena pubblicato TRADING PLAN. Per info clicca qui

Il dollaro oggi sta frenando il passo rispetto allo yen, mentre si difende meglio contro l'euro. ritiene sia giunto il momento di tirare un po' i remi im barca per il biglietto verde?

Dopo l'effetto Trump sul dollaro si sta creando una congestione, propedeutica a causarne una correzione. C'è da dire che i mercati rimangono estremamente ben impostato al rialzo con questi acquisti di dollaro, per cui di fatto al momento abbiamo solo i primi sentori e non si può chiamare per ora sul biglietto verde un'eventuale struttura di ribasso.

Ci sono alcuni segnali abbastanza interessanti e personalmente sono rimasto sorpreso dalla potenza rialzista di alcune variabili come il dollaro-yen, visto che non mi aspettavo facesse tanta strada tutto d'un fiato.
Credo che il dollaro-yen debba correggere un po' da questi livelli e mi rendo conto che si tratta di una valutazione decisamente contro trend e come tale abbastanza fallace.

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Se guardiamo ai numeri un ribasso del dollaro-yen verso area 111,5 non sarebbe nulla di scandaloso, anzi offrirebbe la possibilità a chi è compratore di dollari di trovare dei punti di ingresso ancora più interessanti.
Il dubbio da porsi come sempre in queste situazioni così esasperate è quanta possibilità ci sia di attrarre nuovi investitori quando la dinamica è stata già così profonda.

Mi aspetto una fisiologica correzione, ma non un'inversione del trend attuale che mi sembra decisamente forte. In area 111,5 probabilmente inizierei ad accumulare nuovamente dollari, ma per il momento non ne compro.

Passando all'euro-dollaro, il quadro è completamente capovolto, e anche in questo caso sto aspettando un breakout di area 1,07 in chiusura giornaliera, perchè su questo cambio si è disegnato un perfetto triangolo con una resistenza dinamica potenzialmente molto bullish a 1,069.
Il breakout di questo ostacolo spingerebbe molto al rialzo l'euro e quindi bisogna avere la pazienza di attendere il test di area 1,07 euro, oltre cui si avrà un primo target a 1,08/1,082 nel breve.

Il petrolio nelle ultime sedute ha mostrato grande vitalità rialzista dopo l'accordo dell'Opec sul taglio della produzione. Il movimento in atto anticipa un cambio di rotta per il greggio?

Il recente andamento del petrolio è sicuramente condizionato dal fatto che è un asset strategico per alcuni Paesi. In questo momento nel movimento del greggio vedo poco di tecnico e molta roba manipolata/indirizzata.
Il recente test di area 52 dollari è importantissimo perchè si tratterebbe di un triplo massimo annuale, visto che nel corso dell'anno quest'area ha sempre respinto attacchi aggressivi da parte del petrolio.

Il livello appena citato va monitorato con molta attenzione perchè in caso di superamento dello stesso non ci saranno più resistenze decenti prima di area 65,5 dollari. Chiunque voglia oggi vendere il petrolio perchè è salito molto debe stare attento, perchè l'idea short sul greggio ci può stare, ma bisogna aspettare che si allontani un po' dal recente massimo assoluto prima di intervenire.
Di fatto l'oro nero non si sta muovendo solo secondo variabili tecniche, visto che è abbastanza manovrato e manipolato, per cui in questo momento è un asset davvero pericoloso da maneggiare.

Cosa può dirci in merito al recente andamento dell'oro che si mantiene sempre al di sotto dei 1.200 dollari l'oncia?

L'oro è stato molto preciso nella dinamica di touch & go durante il ciclo elettorale nordamericano, per cui si è mosso in maniera molto tecnica. Nel brevissimo mi sembra che il gold stia dando dei segnali di potenziale decelerazione della discesa, ma non ha raggiunto un livello decente di supporto perchè l'ultimo è in area 1.110 dollari.
Se ci fosse una reazione risk-off generalizzata sui mercati l'oro non potrebbe fare altro che salire e in questo senso si nota qualche divergenza rialzista, ma credo che il market driver in questo momento sia l'euro.

Tra gli strumenti analizzati fino ad ora quello che ha una struttura potenzialmente più effervescente è l'euro-dollaro e considerato che l'oro ha correlazione negativa con il biglietto verde ed è anche un bene rifugio, credo che tutti stiano aspettando di vedere le mosse di Draghi post-referendum che chiaramente impatteranno sull'euro-dollaro.
Una violazione di 1,07 da parte di quest'ultimo decreterà l'ingresso in una fase risk-off piena, favorendo un rialzo dell'oro e un calo dell'azionario.

Alla luce di quanto detto fino ad ora quale messaggio emerge per le Borse?

Personalmente sono uscito del tutto dall'azionario sia per il rischio legato al referendum, sia perchè lo scenario intermarket mi fa notare nel breve una divergenza rialzista sul gold, per cui mi aspetto un piccolo rimbalzo di quest'ultimo.

C'è inoltre una divergenza rialzista sull'euro-dollaro, per cui la mia sensazione è che dovremmo rientrare un po' dagli eccessi recenti per cui sono molto conservativo in questo momento, tanto che le uniche posizioni in titoli che ho sono in spread.
A mio avviso l'azionario andrà incontro ad una correzione che non sarà molto profonda, ma di fatto il dollaro ha bisogno di tirare un po' il fiato.

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