Dollaro sotto pressione su raffreddamento stime rialzo tassi Usa

LONDRA (Reuters) - Il dollaro resta sotto pressione nei confronti di euro e yen, non lontano dai minimi di ieri, sul raffreddamento delle aspettative relative ai tempi del prossimo rialzo dei tassi Usa.

Parole di tono decisamente accomodante sono giunte ieri dal presidente della Fed di New York William Dudley. La banca centrale Usa, ha dichiarato, dovrà tenere conto del considerevole peggioramento delle condizioni finanziarie e dell'indebolimento dell'outlook economico mondiale che si sono delineati successivamente al rialzo dei tassi di dicembre.

Ad aggiungere cautela sulle aspettative di breve termine sui tassi si è aggiunta ieri la lettura negativa dell'Ism servizi Usa di gennaio, sceso ai minimi da quasi due anni.

Il cambio euro/dollaro si riporta a metà mattinata sopra quota 1,11, toccando un picco intraday a 1,1136, dopo essere salito ieri fino al massimo da tre mesi e mezzo di 1,1145.

Contemporaneamente il dollaro/yen tocca un minimo di seduta a 117,64; nella seduta di ieri il cambio era sceso da area 120 fino a un minimo di 117,06.

Il 'dollar index', che mette in relazione il biglietto verde a un paniere delle principali divise internazionali, scambia in area 97,100, non lontano dal minimo da tre mesi di 96,885 toccato ieri.

In attesa questa sera dell'intervento del presidente della Fed di Cleveland Mester, lo strategist di Mizuho Securities Masafumi Yamamoto spiega che "il dollaro potrebbe rimbalzare in quanto c'è stato probabilmente un eccesso di reazione (...). Ma potrebbe ancora scendere (...) su nuovi commenti accomodanti di membri Fed".

In mattinata l'euro tocca un nuovo massimo da un anno sul franco svizzero a 1,1198.

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