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Donna morta da 117 giorni partorisce una bambina

Donna morta da 117 giorni partorisce una bambina (Getty)
Donna morta da 117 giorni partorisce una bambina (Getty)

Un evento eccezionale, un vero miracolo che è un inno alla vita. Una mamma di 27 anni, deceduta da 117 giorni, ha dato alla luce una splendida bambina. E’ accaduto all’ospedale dell'università di Brno, in Repubblica Ceca.

Un caso eccezionale

I medici hanno mantenuto per mesi le funzioni vitali della ragazza e sono riusciti a far nascere la piccola che gode di ottima salute. Un caso rarissimo, come si legge sul sito dell'ospedale universitario: nel mondo, fino ad oggi, si sono contati solo venti episodi del genere, ma mai il ricovero è stato così lungo (117 giorni dalla morte della madre) e mai il piccolo in grembo così pesante (oltre due kg). “È la prova dell'enorme forza della vita umana e del corpo materno - hanno spiegato i medici - che ha gestito molto bene, con l'aiuto di dottori e infermieri, questa difficile situazione e ha dato la vita a un bambino nonostante la morte cerebrale”.

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Dalla morte alla vita

Il 21 aprile scorso, la ragazza, alla sedicesima settimana di gravidanza, è stata ritrovata incosciente in casa e poi trasportata in elicottero all'Unità di emergenza di Brno. La diagnosi ha subito allarmato i medici: anamnesi di malformazioni artero-venose con manifestazioni di epilessia. I soccorritori hanno mantenuto la sua attività respiratoria e dalla Tac è poi emerso un ictus. La donna ha smesso di respirare alle ore 16 dello stesso giorno e un esame neurologico clinico ha confermato l'aflessia, cioè la morte cerebrale.

Con un egregio lavoro di squadra, tra medici della clinica di anestesia, rianimazione e medicina intensiva dell'ospedale universitario di Brno e della Facoltà di Medicina dell'Università di Masaryk insieme ai ginecologi, le funzioni vitali della paziente sono state immediatamente stabilizzate per proteggere così il feto nel corpo della madre. È stata avviata una complessa cura di rianimazione a lungo termine, che ha incluso il monitoraggio approfondito dell'attività del cuore e delle funzioni polmonari e renali, l'abbassamento della temperatura corporea e la somministrazione di diversi farmaci. In questo modo si è mantenuta anche l'integrità della pelle e si sono evitate infezioni.

A fine giugno il feto pesava 980 grammi, mentre a luglio era già di 1,5 kg. Il 15 agosto scorso è stato deciso dunque di procedere con il parto cesareo, alla settimana 34+3 di gravidanza. La bambina è nata sana, con un peso di 2130 grammi e una lunghezza di 42 centimetri.