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Il dopo Brexit

Se da una parte la Sterlina continua a rimanere sui minimi dell’immediato post-voto di venerdì, questa notte le borse asiatiche hanno voluto mostrare importanti segnali di ottimismo e tranquillità. L’indice giapponese Nikkei si trova infatti in positivo del 2.39% e lo Shangai Composite dell’1.29%. L’indice australiano ASX200 si trova anche in positivo dello 0.5% mentre l’unico listino in territorio negativo è l’Hang Seng (-0.48%).

Sul fronte europeo, dopo il crollo di venerdi Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) ha aperto le contrattazioni odierne in positivo di quasi il 2% anche se gli indici europei in generale continuano a mostrare debolezza con perdite però molto più contenute di venerdi e generalmente limitate entro l’1%.

Certo è che, nonostante lo scenario di panico di venerdì sembrerebbe essere rientrato, sui mercati continua ad aleggiare una situazione di forte incertezza e timore il che non rappresenta assolutamente un elemento positivo e, in queste condizioni, è difficile ipotizzare nel breve che i listini possano tornare in prossimità dei massimi di periodo. é invece probabile che si continui a vedere una certa pesantezza e il tutto caratterizzato da un’elevata volatilità. Per questo motivo raccomandiamo comunque sia di effettuare compravendite sui mercati solamente con rischio predeterminato e contenuto, condizioni necessarie alla preservazione del capitale nelle fasi di alta volatilità.

Il consensus degli analisti tende a convergere verso un ulteriore deprezzamento del 10% per le borse che potrebbe venire raggiunto nelle prossime settimane. Vedremo se questa considerazione si rivelerà corretta, è però certo che nei prossimi mesi analisti e operatori porranno moltissima attenzione ai dati macro inglesi ed europei per capire e misurare esattamente il colpo subito dalle due economie che si rifletterà sopratutto nei dati di crescita.

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Per la stabilità dei mercati sarà anche molto importante vedere nei prossimi mesi se i partiti anti-europeisti degli altri paesi membri dell’Unione prenderanno forza e se riusciranno ad indire nuovi referendum perché in questo caso i mercati ne risentirebbero moltissimo in quanto si potrebbe iniziare a percepire la reale possibilità di fallimento e conclusione del progetto europeo, senza dimenticarsi che in tutto ciò un paese membro (la Grecia) si trova ancora sull'orlo del fallimento.

Sul fronte valutario fino a quando questo scenario continuerà ad essere presente USD e JPY potrebbe rimanere improntate al rialzo.

Autore: Bonetti Financial Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online