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Doppio massimo, doppia attenzione! I titoli per la settimana

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it .

L’indice Ftse Mib ha guadagnato terreno nelle ultime sedute, spingendosi a testare nuovamente i massimi dell’anno. Si aspetta una rottura di questi livelli nel breve?

Piazza Affari nella scorsa ottava, in concomitanza con nuovi massimi storici di Francoforte e Wall Street (volevo scrivere sorprendenti, ma la Borsa per definizione è fatta per sorprendere, non esistono massimi o minimi insuperabili!), ha recuperato il terreno perduto nella precedente correzione.

L'indice Ftse Mib è stato sostenuto perfettamente dai supporti tecnici giornalieri e nella giornata di venerdì in intraday, è andato a bissare i massimi dell’anno, per poi chiudere sotto questo livello.
Brutto segno? Sicuramente possiamo dire che il doppio massimo così non confermato merita doppia attenzione!

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Con la sfera di cristallo appannata dall’incombente umidità autunnale, non posso proprio dire di aspettarmi una rottura dei massimi, anzi come primo scenario, che tanto ha fatto soffrire i teorici del crollo imminente, punto ad una fase di prese di profitto che comunque, al momento, significa solo correzione e non di sicuro inversione di tendenza, anche qualora fosse violenta e profonda, avendo il prezzo tanti supporti significativi sotto di lui.

Ecco quindi che sul grafico giornaliero la conferma sotto 22600 vedrebbe una prima discesa sulle medie a 12 e 24 periodi in area 22500-22445 con eventuale approfondimento sulla media a 50 periodi a 22226 punti.
Solo sotto 22.020 punti assisteremo alla chiusura del gap up a 21.827 e alla possibile tenuta della media a 100 periodi a 21.770 circa o, leggermente più in basso, della media a 24 periodi settimanale a 21670 punti.

Sul grafico mensile invece (vedi grafico), si scaglia minacciosa l’ombra di un possibile mese ribassista di novembre, poiché spesso dopo una candela rialzista e una di incertezza, come quella di ottobre, la successiva è appunto negativa.

Viceversa solo una rottura del massimo dell’anno sopra 22900 potrebbe dare il via ad una nuova gamba rialzista verso 23300-23500 prima e i massimi del 2014 in area 24mila-24157 punti, con obiettivi di medio termine il massimo dell’attuale movimento laterale di lungo periodo, successivo al crollo degli anni 2007/2008, a 24558 punti e la media a 200 periodi mensile a 25190 circa.

Tra i bancari venerdì scorso Mediobanca è salito in controtendenza sulla scia dei conti trimestrali, mentre Banco BPM ha subito un pesante affondo. Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?

Mediobanca dopo l’ennesima forte discesa sino all’estate del 2016 ha poi effettuato una decisa ripresa, caratterizzata da minimi decrescenti, che hanno favorito l’attuale accelerazione, senza però riuscire a confermare nuovi massimi.
Sulla tenuta del doppio minimo intorno a 4.60 euro, il titolo è ben salito a 9.445 euro, con recente discesa e rimbalzo sulla media a 200 periodi giornaliera a 8.265 euro verso l’attuale “sparata” a 9.705 euro, con chiusura ben inferiore a 9.38 circa.
Entrare con una piccola prudente quota solo sopra 9.45 e 9.71 euro, da accumulare a 9-8.58 euro con stop sotto 8.45 euro e profitto a 10.50-11 euro.

Banco BPM dopo il crollo in comune con tutto il settore bancario sta effettuando un lungo e ampio movimento laterale rialzista, caratterizzato da minimi e massimi crescenti, con il recente massimo relativo seguito dall’attuale fase correttiva.

Dopo la mancata conferma sopra i 12 euro nell’estate 2015, abbiamo assistito ad un nuovo scivolone, con minimi poco sopra 1.77 euro, ripresona al raddoppio a 3.576 euro, con il prezzo in correzione poco sotto i 3 euro.
Entrare con una piccola prudente quota solo sopra 3.23 euro, da accumulare a 3.05-2.95 con stop sotto 2.70 euro e profitto a 3.525-3.70 euro.

Saipem ed ENI hanno dato vita ad una reazione molto diversa dopo la presentazione dei rispettivi conti trimestrali. Valuterebbe un acquisto di questi due titoli sui livelli attuali?

Saipem è passata da un solido movimento crescente super redditizio ad un crollo, anche con gap down percentualmente massacranti, con recente lungo movimento laterale, finta rottura al rialzo, ritorno nel suo triste alveo negativo e attuale ennesimo tentativo “rimbalzante” ancora ostacolato dai venditori.

Sulla base costruita dal titolo in area 2.828-3 euro, abbiamo assistito ad una lunga fare di incertezza tra 3.50 e 4.40-4.75 circa, rotta con la salita verso 5.80 euro, il recente nuovo minimo relativo a 2.942 e l’attuale ritorno dei compratori verso 3.728 seguito dall’ennesima correzione intorno ai 3.43 circa.

Entrare con una piccola quota sopra 3.53 e 3.63 da raddoppiare sopra 3.84 euro (media a 200 periodi giornaliera), da accumulare a 3.38-3.25 con stop sotto 3.15 euro e profit tra 3.90 e 4.15 euro, oppure per i più ottimisti tenerne metà per obiettivi più ambiziosi di medio lungo periodo.

ENI si trova in un trend incerto e laterale di medio lungo termine da fine 2008 con tentativi, per ora falsi e rientrati, di rottura sia rialzista sia ribassista e in questo momento sta vivendo ancora una fase di incertezza direzionale.
Dopo aver sfiorato i 16 euro a inizio anno, il titolo ha innestato la retromarcia, con recente tenuta dei 12.90 euro e attuale indecisione tra resistenze e supporti giornalieri in area 14-13.70 circa.
Entrare sopra 14.20 euro con una piccola quota, accumulo a 13.65 euro, stop sotto 12.85 e profitto tra 15.50 e 16.20 euro.

Telecom Italia continua a perdere terreno, mentre STM prosegue la sua ascesa inarrestabile. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Telecom Italia dopo una fase positiva ha effettuato una profonda correzione, seguita dalla recente ripresa, caratterizzata da movimenti correttivi e pronte risalite, con attuale momento di difficoltà negativa.
Dopo la falsa rottura rialzista di 1.30 euro di ottobre 2015, il titolo è sceso in picchiata, ma sulla tenuta di 0.62 euro ha effettuato una buona ripresa, con recente massimo relativo a 0.916 euro, seguito dall’attuale ennesima correzione in area 0.75-0.74 circa.
Entrare su Telecom Italia con una quota solo sopra 0.7850 euro, da accumulare a 0.7475 euro, con stop sotto 0.72 e profitto a 0.8625-0.9025 euro.

STM dopo una forte discesa comune a tutte le Borse ha costituito una base attraverso un lungo movimento laterale, con recente forte inversione rialzista, seguita da correzioni fisiologiche, una pausa laterale e l’attuale nuova esplosione rialzista, addirittura verticale.

Dopo cinque mesi di oscillazioni tra 4.50 e 5.75 euro circa, il titolo ha rotto gli indugi sopra quest’ultimo livello, accelerando prima al raddoppio verso 11-10.60 euro e poi in maniera verticale oltre i 14.80 euro, con recente massimo a 17.34 euro, discesa poco sopra i 16.50 euro e presente sparata sopra i 20 euro, non confermati in chiusura a 19.90 circa.
Per chi proprio non vuole attendere una correzione, entrare con una minuscola quota prudente solo sopra 20.50 euro, da accumulare a 19.50 e 18.60 euro, con stop sotto 17 euro e profitto a 22-23.50 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?

Monitoriamo con attenzione: BANCA GENERALI, INTESA SANPAOLO E LUXOTTICA.

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