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La Doria: analisi tecnica della giornata

La Doria (Londra: 0F2Q.L - notizie) (uno dei migliori titoli dell’ultimo decennio) nelle ultime sedute ha perso ulteriore terreno ed ora i corsi rischiano di prolungare questa fase di debolezza anche fino al sostegno chiave di 10.80 euro, senza escludere approfondimenti più sostanziosi in caso di stabilizzazione al di sotto di questo supporto. Se ciò dovesse accadere, assisteremo al ritorno dei prezzi a 10.41 e 10.20 euro. Sul fronte opposto invece, l’eventuale superamento di quota 12.0 euro favorirebbe un temporaneo miglioramento della situazione, anticipando un attacco alle resistenze in area 12.65 euro. Solo con una vittoria oltre questo riferimento il titolo alimentare potrebbe avviare un nuovo rally. Attenzione alla volatilità ancora per tutta la settimana. Il titolo in 6 mesi ha guadagnato il 10%, +108% in 2 anni, +285% in 3 e +637% in 5 (dal 2000 ad oggi +332%). Il mese prossimo la società si riunirà per l’approvazione della semestrale.

I risultati del primo trimestre 2016 evidenziano, come da previsioni, un fatturato e una redditività in calo a causa di uno scenario di riferimento più complesso e meno favorevole rispetto a quello dell’anno precedente, indotto dalla forte deflazione che ha colpito alcune categorie di prodotto e alcuni mercati in cui il Gruppo opera. In particolare, il 2016 risente, per ciò che concerne l’attività industriale, degli effetti della campagna di trasformazione del pomodoro dell’estate 2015 caratterizzata da un forte calo dei prezzi di vendita dei prodotti finiti, solo in parte mitigato dalla riduzione dei costi industriali, realizzata grazie alla maggiore efficienza conseguita per gli elevati volumi di produzione e la buona qualità della materia prima. Per quanto riguarda l’attività di trading del Gruppo, svolta dalla controllata LDH (La Doria) Ltd sul mercato inglese, anch’essa ha risentito degli effetti della deflazione che ha colpito, nei paesi di origine, i principali prodotti importati e commercializzati dalla società sul mercato britannico. Il rafforzamento della sterlina nei confronti dell’euro registrato nel 2015 ha, d’altra parte, contribuito ad amplificare l’effetto deflattivo per i contratti chiusi dalla LDH lo scorso anno e in vigore dall’anno in corso.

Medie mobili esponenziali:

il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.

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Prevedibile evoluzione della gestione

Il 2016 sarà un anno particolarmente sfidante a causa di uno scenario di debolezza dei prezzi di vendita e di forte pressione competitiva. Per l’esercizio in corso, si prevede, rispetto agli eccellenti risultati del 2015, un calo del fatturato e della marginalità a causa dei citati effetti deflattivi che impatteranno sia sull’attività manifatturiera che sull’attività di trading del Gruppo. In tale contesto, la Società sta continuando a lavorare per dare esecuzione alla propria strategia di crescita organica da realizzarsi attraverso l’espansione dei volumi e dei mercati, lo spostamento del product mix verso prodotti premium e il perseguimento del miglioramento dell’efficienza.

Dal 1° gennaio 2016 la società Pa.fi.al. Srl e le società da questa controllate a cascata Delfino S.p.A. e Althea S.p.A., sono state fusione per incorporazione nella Capogruppo La Doria S.p.A. L’operazione, che si è posta come naturale evoluzione del processo di integrazione conclusosi con successo nel 2015, ha avuto come obiettivo la razionalizzazione dell’assetto societario, la semplificazione dei processi infragruppo con benefici in termini di maggiore efficienza ed efficacia dell’attività di governance e di controllo, nonché la realizzazione di benefici economici che si collocano nell’ambito della strategia perseguita del contenimento dei costi finalizzato all’accrescimento della competitività del Gruppo.

Con l’acquisizione della Pa.fial., La Doria è divenuto il primo produttore italiano di sughi pronti a marchio private labels e tra i primi produttori Europei. Con tale operazione, il Gruppo ha ampliato la propria gamma con prodotti sinergici a più alto valore aggiunto e marginalità, al contempo riducendo ulteriormente il peso relativo delle produzioni stagionali, quali quella dei derivati del pomodoro tradizionali, più strettamente correlate all’andamento dei raccolti delle materie prime agricole e maggiormente volatili in termini di marginalità.

Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online