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Dove conviene fare la spesa

A Roma è il Leclerc Conad di via Arona, a Milano l’Esselunga di via Pitteri. La classifica dei supermercati più economici d’Italia è stata resa pubblica oggi da Altroconsumo che ha condotto un’indagine su 162 ipermercati, 603 supermercati e 185 hard discount per un totale di 950 punti vendita, rilevando e confrontando 898 mila prezzi in 61 città della penisola.

Ogni punto vendita è stato monitorato quattro volte.

La cintura delle coop. Per le grandi città, la terra più conveniente dove fare la spesa è quella che ha dato i natali alle cooperative. Le tre regioni più economiche d’Italia sono infatti Toscana, Emilia Romagna e Umbria. Alle quali si aggiunge il Veneto. Arezzo e Firenze con Supercoop, Pisa con Ipercoop le città leader. Dove fare la spesa invece è un vero e proprio salasso sono il Trentino Alto Adige e la Val D’Aosta.

Come cambiano i consumi in Europa per colpa della crisi

Non credere alle marche in offerta. Puntando l’attenzione sul singolo prodotto, si tratti di pasta, biscotti, detersivi o altro, la convenienza maggiore si ha facendo la spesa nei cosiddetti “hard

discount”: da Eurospin, Lidl o Penny market, infatti, il risparmio sul singolo prodotto può raggiungere punte del 61% rispetto all’analogo di marca. Mentre scegliendo il primo prezzo negli scaffali di super e iper si può risparmiare il 55%. I prodotti a marchio del distributore invece permettono risparmi intorno al 38%. Meno convenienti le promozioni sui prodotti di marca stessi che al massimo raggiungono il 24%, un quarto del prezzo di partenza.

Il crollo dei consumi in Italia

La qualità non ha prezzo: basta saper scegliere. Non bisogna pensare che il prodotto del discount o dell’hard discount sia di qualità inferiore rispetto a quello di un iper o di un super, piuttosto che a uno di marca. Lo studio di Altroconsumo mette infatti in luce come non ci sia correlazione tra qualità prezzo e luogo d’acquisto. Solo le donne con più esperienza possiedono l’arte di scegliere quali prodotti e dove.

Cosa costa di più? L’aumento annuo medio dei prezzi sui prodotti confezionati è del 2,8%, quasi 3 euro in più ogni 100 di spesa. Ma non sono poche le tipologie di prodotti che hanno subito rincari maggiori:

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una passata di pomodoro può costare fino all’11% in più mentre per una mozzarella il 9%; stessa percentuale (9%) di aumenti anche per uno shampoo o una confezione di cioccolato. Record per il caffè (fino al 23%). Aumenti sensibili anche per detersivi e scatolette a base di tonno.

Carte sconto. A metà strada tra obiettivi di marketing e desiderio di aiutare le famiglie pullulano ovunque le carte fedeltà che danno diritto a sconti su particolari selezioni di prodotti. Carta insieme di Conad e Fidaty di Esselunga sono solo due degli esempi più noti.

Cresce il debito delle famiglie italiane

Stratagemmi anticrisi: in Francia i privati noleggiano l'autoParigi, (TMNews) - Acquistare e mantenere un auto si è rivelato negli ultimi 20 anni un investimento davvero dispendioso con i prezzi schizzati alle stelle. In Francia ad esempio per mantenere una vettura ci vogliono circa 5.000 euro l'anno. Per abbattere la spesa per le quattro ruote è nato Voiturelib un sito che permette di affittare la propria auto quando non viene usata. Un contratto facile e veloce, a partire da 30 euro al giorno può prendere a noleggio la macchina di un privato.

"Le persone che usa