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Earning watch: una settimana da capogiro

Delle 2000 società che osserviamo durante il periodo dei risultati, 707 pubblicheranno questa settimana gli utili del secondo trimestre. Entro la prossima settimana, quasi la metà delle società più importanti al mondo avranno pubblicato i loro risultati, e quindi avremo un campione abbastanza grande per trarre conclusioni sui risultati del Q2 e su ciò che ci aspetta per il futuro.

Apple (NasdaqGS: AAPL - notizie) : Continua la fase di debolezza

Prima dell’ultima pubblicazione dei risultati di Apple (Swiss: AAPL.SW - notizie) (FY16 Q2) abbiamo espresso un parere molto negativo e affermato che Wall Street fosse rimasta indietro. Abbiamo quindi consigliato di acquistare opzioni put a lungo termine per sfruttare questa situazione di disallineamento tra la realtà e le stime di Wall Street.

Dalla metà di maggio siamo stati short su Apple e long su Samsung in un “pair trade”, scommettendo sulle alte aspettative nei confronti di Samsung per il successo della nuova serie di smartphone Galaxy S7. Tale trade correlato riflette anche il nostro punto di vista sui risultati negativi del secondo trimestre di Apple, che a nostro parere non sono stati legati a fattori temporanei in Cina, ma ad altri più profondi e persistenti. I produttori di smarthphone cinesi e la stessa Samsung hanno alzato il tiro e prodotto simili, se non identici, telefoni a prezzi molto più bassi. L’entusiasmo dei consumatori non è più lo stesso e in ogni fase di saturazione di mercato, aumenta la loro sensibilità al prezzo.

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Apple pubblicherà i risultati del Q3 oggi (20:30 GMT) con gli analisti che si aspettano un utile per azione di 1.39 $, inferiore del 25% su base annuale, e un fatturato di 42.1 miliardi di $ (-15%). Sappiamo già che Apple aveva intenzione di ridurre le scorte di 2 miliardi di $ nel Q3 a causa della domanda di iPhone in calo, quindi la diminuzione prevista del fatturato si dovrebbe effettivamente verificare. Le aspettative di crescita del fatturato in un orizzonte temporale di due anni sono cadute al livello più basso dal 2005, con gli analisti che prevedono una crescita solo del 3% nei prossimi due anni.

Se Apple dovesse mantenere stabile il fatturato, ad esempio con una crescita zero, l’attuale rapporto P/E pari a 7.3 (aggiustato per la liquidità) dovrebbe aumentare del 10-20%. Il rischio è ovviamente la diminuzione dei margini nel business degli smartphone in cui gli utili vengono ridotti anche a parità di fatturato. Questo effetto potrebbe essere mitigato tramite il buyback di azioni proprie, e ci aspettiamo che il management di Apple aumenti il riacquisto nei prossimi anni, dato che la società incontrerà difficoltà nel trovare nuovi progetti in cui investire l’ingente surplus proveniente dal suo flusso di cassa operativo.

Inoltre, questi flussi di cassa in eccesso continueranno a fare diminuire il rapporto P/E per la liquidità (ipotizzando che gli utili restino stabili), e nel frattempo sosterranno il prezzo delle azioni. Come risultato di queste forze, chiudiamo la nostra posizione short su Apple, ma teniamo quella long su Samsung.

Amazon: effetto valanga

Parte sempre in sordina, ma all’improvviso diventa visibile e spesso è troppo tardi per reagire. È l’effetto valanga, ma anche la corsa selvaggia di Amazon alla conquista del mondo dell’e-commerce.

Con una costante crescita del fatturato del 20% anno su anno negli ultimi quattro anni, Amazon si distingue per le ottime performance nel retail, ma anche in generale in un’economica caratterizzata da crescita bassa. Seppure possa sembrare incredibile, riteniamo che Amazon possa aver solo concluso un primo set e che sarà la prima società a sorpassare il trilione di $ in fatturato annuale probabilmente entro una decina di anni.

Quali sono i fattori che alimenteranno questa crescita? Innanzitutto la sua espansione internazionale, in ritardo rispetto a quella degli stati Uniti (Parigi: FR0012709160 - notizie) , dato che il segmento internazionale rappresenta solo il 33% del fatturato, in calo del 48% dal 2009. Il cambiamento del mix del fatturato è stato guidato principalmente da Amazon Prime, ma nel corso del tempo, poiché la società aprirà i centri di distribuzione in altri paesi, la crescita riprenderà in modo significativo anche nei mercati internazionali.

Inoltre Amazon Web Services (AWS), che attualmente sta registrando una crescita del fatturato di circa il 70% anno su anno sui 7,9 miliardi di $ attuali, inciderà in modo significativo sul fatturato poiché sarà il player di riferimento di ciò che rappresenterà l’infrastruttura tecnologica per tutte le società digitali.

Gli investitori che ritengono che l’azione sia costosa, non tengono in considerazione gli effetti combinati del business e il fatto che, analizzando i flussi di cassa, non si sta tenendo conto della crescita futura.

Nei prossimi due anni il rapporto EV/EBITDA sarà pari a 14,4, che è circa il 40% in più di tale rapporto calcolato sull’intero indice S&P 500, ma non è nulla di impossibile per una società che sta crescendo ad un ritmo del 20% annuo, rispetto alla media diffusa dell’1-2%.

di Peter Garnry, Head of Equity Strategy di Saxo Bank

Autore: Saxobank Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online