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ECONOMICA - Per mercato Btp possibile futuro in mani tedesche

di Luca Trogni

MILANO (Reuters) - Il mercato dei titoli di Stato italiani di proprietà tedesca.

E' lo scenario che si potrebbe profilare tra alcuni mesi come importante ricaduta della fusione tra London Stock Exchange e Deutsche Boerse.

Se Deutsche Boerse farà camminare il progetto di integrazione tra la controllata Eurex e Mts, il nodo, visto da Roma, sarà quello del mantenimento della caratteristica di mercato regolamentato e quindi liquido. Un profilo a cui tengono sia l'emittente Tesoro sia Banca d'Italia per le implicazioni sulla gestione dei 1.800 miliardi di titoli di Stato in circolazione.

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Sul tavolo anche due importanti corollari. Il destino di Mts potrebbe portare con sè anche quello di Montetitoli e Cassa di compensazione e garanzia, le società di post-trading la cui attività ruota in buona parte attorno ai Btp. Eurex utilizza analoghi servizi e potrebbe quindi fare a meno di loro per l'attività di un Mts integrato.

E per Sia, società controllata di Cdp Equity lanciata verso la quotazione, potrebbe venir meno la storica fornitura delle piattaforme su cui si svolge l'operatività di Mts e Montetitoli. Una fornitura a lungo termine che da sempre contribuisce ai ricavi di Sia.

Mts, da oltre 25 anni il principale mercato all'ingrosso dei titoli di Stato italiani, è uscito indenne dal passaggio della sua quota di controllo da Borsa Italiana a London Stock Exchange. I britannici hanno infatti in poco tempo rinunciato a mettere mano a Mts: il reddito fisso non è al centro della loro attività e, in aggiunta, Mts è un mercato regolamentato, sotto la supervisione di Banca d'Italia e Consob, quindi lontano dall'approccio anglosassone.

Questa volta gli sviluppi potrebbero essere diversi. La fusione anglo-tedesca mette al vertice Deutsche Boerse che, con Eurex, è ben presente sul mercato europeo dei titoli di Stato, sui derivati ancora di più che sul mercato cash.

Al momento su Eurex, che si presenta ufficialmente come 'core partner' dell'agenzia del debito tedesco, vengono trattati in gran parte scambi sui Bund.

Incorporando Mts, aggiungerebbe quelli sui Btp, e si affermerebbe come la piattaforma continentale su cui trattare due dei tre titoli dei principali debiti pubblici europei. Già pochi anni fa Eurex aveva fatto un primo passo in direzione italiana, introducendo i futures Btp nel suo fiorente mercato dei derivati, nonostante l'informale disaccordo delle autorità italiane.

MTS E TESORO

Mts ha caratteristiche di trasparenza dei prezzi, anonimato delle quotazioni e di liquidità, che negli anni sono stati di grande aiuto al Tesoro nella gestione del debito.

Chi opera sui Btp, infatti, ha sempre trovato su Mts prezzi a disposizione su cui scambiare. Nelle fasi più critiche per i Btp le quotazioni hanno avuto spread denaro/lettera più larghi, ma ci sono comunque stati diversamente da altri canali diventati illiquidi.

Garantire un mercato funzionante significa rassicurare i sottoscrittori delle aste del Tesoro che sanno di comprare un asset liquido. E Via XX Settembre ha dato forza al collegamento tra collocamenti e mercato, riconoscendo la qualifica di specialista alle banche che soddisfano requisiti di acquisto in asta, ma anche di presenza sul secondario. Essere specialist garantisce, insieme agli impegni anche diritti esclusivi come la sottoscrizione dei titoli in riapertura d'asta e la partecipazione al collocamento dei Btp via sindacato.

Gli attuali specialist sui Btp, una ventina tra le maggiori banche presenti in Europa, hanno due caratteristiche: sono già operativi sull'Eurex e in buona parte sono azionisti di minoranza di Mts per un complessivo 40%.

Difficile vedere in loro soggetti contrari a un'integrazione di Eurex in Mts.