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Edison vede raddoppio Ebitda al 2030, punta ad avviare due impianti nucleari al 2040

Il logo di Edison all'esterno della sede della società a Milano, Italia

MILANO (Reuters) - Edison alza il velo sul piano industriale al 2030, che prevede un Ebitda raddoppiato fra 2 e 2,2 miliardi di euro, investimenti pari a 10 miliardi e annuncia l'intenzione di tornare a produrre energia nucleare con l'obiettivo di avviare due impianti da 340 MW fra il 2030 e il 2040.

Secondo quanto si legge in un comunicato del produttore e venditore di energia elettrica e gas controllato dal colosso francese Edf, che oggi celebra i 140 anni di attività, l'obiettivo del piano "verrà raggiunto grazie a un significativo cambiamento del portafoglio industriale che porterà le attività a emissioni dirette nulle o quasi nulle a rappresentare il 70% dell’Ebitda rispetto a una media dell'ultimo triennio del 35%".

Tale evoluzione sarà finanziata tramite flussi di cassa operativi e un livello di debito in linea con il rating investment grade.

La nota aggiunge che Edison "ha l'ambizione di avere il 90% della propria produzione di energia decarbonizzata entro il 2040 grazie all’impiego di rinnovabili e nuove tecnologie, come la cattura della CO2 e il nuovo nucleare, se si creeranno le condizioni per il suo ritorno in Italia".

La novità del piano, tuttavia, anche se spostato di altri dieci anni in avanti, è l'intenzione di tornare a produrre energia nucleare in Italia: "Edison ha l’ambizione di sviluppare il nuovo nucleare, se si creeranno le condizioni per il suo ritorno in Italia. In particolare, Edison punta ad avviare due impianti nucleari da 340 MW ciascuno con tecnologia Smr tra il 2030 e il 2040".

Al momento non sono stati individuati i siti in Italia dove potrebbero essere realizzati gli impianti, ha precisato l'AD Nicola Monti nel corso dell'incontro per le celebrazioni dei 140 anni dall'avvio delle attività dell'azienda nella storica sede di Foro Buonaparte.

Guardando al 2040, Edison ritiene, infatti, che l'energia nucleare potrà ricoprire un ruolo chiave per il raggiungimento dei target Ue di carbon neutrality, dando stabilità al sistema elettrico e compensando l’intermittenza delle fonti rinnovabili. La nuova tecnologia degli "Small modular reactor" può essere utilizzata per produrre energia elettrica e termica, rispondendo in modo versatile alle esigenze dei distretti energivori e dei territori.

Quanto agli investimenti attesi, dei 10 miliardi previsti circa la metà puntano sullo sviluppo di fonti rinnovabili, circa 1 miliardo sui sistemi di flessibilità e circa 2,5 miliardi sui servizi energetici per la decarbonizzazione dei consumi. La rimanente quota, pari a 1-2 miliardi di euro, sarà destinata alle attività del gas e alla crescita del portafoglio clienti.

Il gruppo francese vuole mantenere il proprio ruolo chiave per la sicurezza e l’autonomia energetica italiana con un portafoglio gas flessibile e sempre più decarbonizzato, grazie a green gas come l’idrogeno e il biometano. L’obiettivo di Edison al 2030 è continuare a soddisfare il 20% della domanda italiana di gas con i green gas che rappresenteranno circa il 5% del portafoglio.

"Edison continua a investire in innovazione per creare nuove filiere italiane ed europee nella transizione ecologica assicurando che il passaggio alla nuova era sia un’opportunità di progresso per tutti", ha commentato Monti.

(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei, Francesca Piscioneri)