Adnkronos
La Roma ĆØ tornata. Soprattutto nei cuori. Eā tornata la vela e con essa la voglia di inebriarsi di vento, di essere padroni del proprio destino. āLa Roma ĆØ solo lāapripista di tutte le regate che verranno ā commenta soddisfatto il presidente del CNRT Alessandro Farassino - a cominciare dalla Lunga Bolina che parte qui da Riva, fino a La Duecento che risveglia Caorle e lāalto adriatico. E torneremo in acqua anche noi, con la Roma-Giraglia di Settembre. Un calendario FIV fittissimo che speriamo venga rispettato. Sembra che ci stiamo mettendo alle spalle questo maledetto covid e ricominciamo a guardare avanti. La Roma ĆØ tornata non solo nelle barche che l'hanno corsa, ma anche nei cuori di coloro che hanno partecipato. Io, da romano acquisito, mi ritrovo in una famosa canzone di Venditti⦠ācerti amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornanoā. Ecco⦠questo amore lāho letto negli occhi di tanti che conosco benissimo, come Tullio Picciolini o France sco Mengucci o Pietro DāAlƬ, ma anche in marinai che approcciavano alla Roma per la prima volta e che hanno scoperto quanta bellezza e quanto Oceano abbiamo nel nostro piccolo e splendido Mar Mediterraneo.ā ROMA PER TUTTI La "Garmin Marine Roma per tutti" ĆØ stata avvincente. Kuka3, Cookson 50 svizzero condotto da Franco Niggeler, Pietro DāAlƬ e Mitch Booth, ha dominato la competizione difendendosi bene dagli attacchi e mettendo cosƬ in bacheca la prestigiosa Coppa Don Carlo. Era scesa in acqua per vincere ed ha vinto. Ma onore al merito va anche a Scheggia, Swan 42 di Nino Merola, che si ĆØ battuto come un leone coadiuvato da Alberto Bona e Cecilia Zorzi, ed aveva accarezzato, per un breve periodo, anche lāidea della vittoria overall. Lipari ĆØ sempre un crocevia di emozioni, dove facilmente si entra Papi e si esce Cardinali. Ma cosƬ non ĆØ stato. Dopo una discesa imperiosa ma non facile con tanto vento contro, la āpetoleā di Lipari ha colpito, anche se i venti non sono stati assenti come in altre occasioni. Ma il giro impazzito delle ariette intorno a quest'isola mette sempre in difficoltĆ le barche. Una cima incattivita ha fatto perdere tempo a Kuka3 nel passaggio, ma poi a bordo hanno innestato il turbo arrivando per primi nel vento che li ha sospinti fino a Riva di Traiano. "E' stato impegnativo - ha commentato Franco Niggeler - anche perchĆ© era la prima regata dopo un anno e mezzo. Poi ĆØ stata tutta bolina. Bolina ad andar giù e bolina a tornare. A Lipari il vento ĆØ calato ma, una volta passata l'isola, abbiamo avuto la fortuna di entrare dentro al fronte che arrivava e poter poi prendere una rotta diretta verso Riva di Traiano. L'equipaggio ĆØ stato eccezionale. Dei ragazzi bravissimi, un team di amici, di persone che stimo, molto bravi e sono davvero felice di lavorare con loro". Dietro di lei il secondo posto non ĆØ stato mai in discussione. Cāera Scheggia e poi, molto dietro, la flotta che battagliava. Muzika2 e Sir Biss se le sono sportivamente suonate di santa ragione. Ha prevalso lāX442 di Simone Taiuti che, in compensato, ha preceduto di circa unāora e trenta il Sydney 39 di Giuliano Perego. Queste le classifiche finali IN TEMPO REALE - 1) Kuka3 2) Scheggia 3) Muzyka2 IRC -1) Kuka3 2) Muzyka2 3) Sir Biss ORC -1) Kuka3 2) Scheggia 3) Muzika2 ROMA PER 2 Il vincitore che non ti aspetti ĆØ lui, Davide Paioletti, una rabbia di vela sempre composta che ĆØ però montata nel tempo fino a questo eccellente risultato. Sul traguardo ĆØ stato si preceduto da MIA, che ha conquistato la Line Honours, ma trattavasi di uno Swan 48 contro un Sunfast 3600. Le alchimie dei rating che lāUvai maneggia con la delicatezza di una fragile porcellana, hanno rimesso tutte le barche in riga, secondo le loro effettive performance. "Questa vittoria parte giĆ da terra - dichiara Davide Paioletti - con la preparazione della barca e un'attenta preparazione fisica. Poi siamo stati molto veloci, abbiamo azzeccato la tattica e quindi ĆØ stata una regata tutta davanti, a parte qualche momento prima di Lipari, quando abbiamo deciso di passare ad est di Salina. Poi la risalita ĆØ stata estremamente veloce". Andrea Caracci: "Con il nostro Swan 48 anche questa regata dura ĆØ stata alla fine abbastanza facile, proprio perchĆ© lo Swan si presta molto ad affrontare condizioni meteo impegnative. Viceversa sarebbe stato molto svantaggiato in caso di meteo leggero e infatti nel giro di Lipari abbiamo un po' sofferto" E queste sono le classifiche generali. MIA (Luigi Stoppani e Andrea Caracci) porta comunque a casa il Trofeo più ambito, il Trofeo dellāAmmiraglio che, da due anni era nelle mani di Libertine (Marco Paolucci e Lorenzo Zichichi) che hanno perso il siluro del bulbo mentre erano in testa alla corsa. Per Loli Fast (Davide Paioletti e Giovanni Bonzio) una discesa verso Lipari sempre ācore a coreā con JK Sail (Luca Davoli e Vincenzo Race) e, dopo un passaggio a Lipari fatto quasi in contemporanea, si assisteva alla ripartenza immediata del Sunfast 3600, che si metteva nella scia dello Swan 48 e non lo mollava di un miglio fino alla fine. JK Sail con qualche miglio da recuperare, faceva scelte diverse cercando arie sotto costa. Opzione che era pagante ma non fino in fondo. Alla fine doveva accodarsi al duo di testa ed accontentarsi di un comunque splendido terzo posto overall. In IRC e ORC a conquistare il terzo gradino del podio, ĆØ stato invece il Sunfast 3200 Mima, di Enrico Fossati e Diego Tisci. In IRC il secondo gradino del podio ĆØ stato conquistato dalla stacanovista Andrea Barbera che dopo aver fatto su e giù per il Tirreno (ĆØ partito da Agrigento per partecipare alla Roma) ha conquistato questo splendido secondo posto insieme al decano dei ministi italiani Stefano Paltrinieri. In ORC il secondo posto premia un equipaggio "di casa", composto da Francesco Mengucci e Stefano Greco a bordo del Sunfast 3200 UMA Fast. IN TEMPO REALE -1) MIA 2) Loli Fast 3) JKSail IRC - 1) Loli Fast 2) Firstissimo 3) Mima ORC - 1) Loli Fast 2) UMA Fast 3) Mima RIVA PER TUTTI La Riva per tutti, corta (si fa per dire) di 218 miglia fino a Ventotene e ritorno, ha avuto il pregio sportivo (e la sfiga) di prendersi tutto il maltempo di questi giorni. Mentre la flotta della Roma, infatti, proseguiva verso Lipari mettendosi alle spalle il maltempo, il giro di boa dellāisola riportava gli equipaggi della Riva nel pieno della perturbazione. E siccome i guai non vengono mai da soli, un bel giro di vento faceva si che la loro corsa fosse ancora più bagnata (e con il vento di nuovo in faccia). La parte del leone lāha fatta Gianluca Lamaro con il suo J99 Palinuro, che ha raccontato cosƬ la sua corsa: āDa un punto di vista tattico ĆØ andata bene. Nella discesa verso Ventotene siamo stati gli unici a lasciare Ponza alla nostra sinistra e questa ĆØ stata una delle scelte più redditizie della nostra regata. La risalita ĆØ andata altrettanto bene. Siamo passati tra Ponza e Zannone, mentre gli altri sono passati fuori Ponza Abbiamo fatto molta meno stradaā. Di strada ne ha fatta, invece, tantissima e velocemente il giovanissimo Daniele Spiridigliozzi che ha gestito con consumata maestria il timone dellāElan E5 Nimbus 2000 e con un finale di regata strepitoso ha conquistato il secondo posto. Il terzo posto ĆØ andato ad Allegro e Appassionato, First 41S5 di Maurizio Gambini. In tutto ciò dobbiamo raccontare anche del secondo posto in tempo reale dellāunico equipaggio in doppio rimasto in gara, ovvero Podracer, un bellissimo GS 34 Race condotto da Giovanni Manni e Riccardo Macchi.