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EI Towers rinuncia a nuova offerta su Rai Way, spera nel "secondo tempo"

di Claudia Cristoferi

MILANO (Reuters) - EI Towers rinuncia alle maniere forti e aspetta un secondo tempo per tentare la creazione di quel "campione nazionale delle torri" in cui il mercato ha sempre creduto e che la spiazzante Opas su Rai Way non è riuscita a realizzare.

Secondo quanto riferisce una fonte vicina alla situazione, la società del gruppo Mediaset ha infatti deciso di abbandonare il progetto di una nuova offerta d'acquisto sulla concorrente dopo che la Rai ha messo finalmente in chiaro ieri che non avrebbe aderito nemmeno a un'Opas che puntasse solo al 40% del capitale della controllata.

Più tardi la società ha comunicato il ritiro della comunicazione dell'operazione presentata all'Antitrust, primo passo per l'uscita dal progetto. E' poi stato convocato un cda per il 22 aprile da cui ci si attende lo stop definitivo.

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La strada dell'Opas per acquisire una società posseduta al 65%, senza un accordo col socio di controllo, appariva fin da subito in salita. A maggior ragione se i soggetti in campo erano Mediaset da un lato, che di EI Towers ha il 40%, e Rai dall'altro, ossia Silvio Berlusconi e Matteo Renzi.

L'Opas da 1,2 miliardi annunciata il 24 febbraio, che puntava all'integrazione delle due società sostanzialmente gemelle, si è infatti subito scontrata con il rifiuto del governo a perdere il controllo di diritto di Rai Way e con i rilievi di Consob e Antitrust, che hanno spinto EI Towers a ridimensionare i propri piani in favore di una semplice quota di minoranza (fra 40 e 49%) della concorrente per arrivare almeno a una razionalizzazione delle infrastrutture periferiche e a una condivisione dei servizi.

La nota di ieri, però, ha messo "una pietra sopra la possibilità di una nuova offerta", spiega la fonte.

E' vero che nella nota Rai ribadisce l'appoggio al progetto industriale della controllata "basato sul rafforzamento della posizione di mercato di Rai Way, anche tramite opportunità di crescita esterna ed operazioni di fusione e acquisizione".

"E' un segno d'apertura al processo di consolidamento che lo stesso mercato giudica inevitabile", sottolinea la fonte.

La via del consolidamento non sembra quindi definitivamente chiusa e un intervento di altri attori, come il fondo nfrastrutturale F2i, potrebbe essere d'aiuto. [ID:nL5N0XB28Q] Gli analisti ci credono: una via "meno ostile" di quella dell'Opas, dice uno di loro, potrebbe essere più proficua.

"In queste settimane in molti si sono interrogati su quale fosse il reale intento di EI Towers. Si è cercato di capire se dietro l'operazione ci fossero scenari più complessi e non ancora immaginati, tali da trasformare un clamoroso flop in un'apertura geniale che portava al matto in tre mosse", ha scritto su lavoce.info il docente della Bocconi Michele Polo. "Per ora nessuno è riuscito a capire quale potrebbe essere questa seconda opzione. Il rispetto per un operatore di indubbie capacità come Mediaset trattiene dal concludere che forse si tratta di un clamoroso errore. Ma, nella vita come negli affari, a volte gli errori si compiono".

A Piazza Affari Ei Towers ha chiuso in borsa in calo del 2,26%, in linea con il mercato cedente, mentre Rai Way, che perde un'offerta da 4,5 euro per azione, è scesa di oltre il 6%, attestandosi sotto quota 4 euro.