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Gli elementi che influenzeranno l'economia mondiale nel 2015

Petrolio: in calo a 56,78 dollari
Petrolio: in calo a 56,78 dollari

(KIKA) - L'economia mondiale nel 2015 si troverà davanti a un bivio. Una pista conduce all’autosufficienza e alla ripresa reale, che i responsabili politici cercano invano di raggiungere sin dall’inizio della crisi finanziaria scoppiata nel 2007. Il prezzo del petrolio più basso potrebbe aver dato una grossa scossa all’andamento dei mercati e la più grande recessione dal 1930, potrebbe presto diventare un ricordo.


Dall'altra, sull’altra strada, si tornerebbe alla recessione. Ma i problemi accumulati sin dal 2008-9 non possono essere affrontati ancora per molto. La crisi finanziaria ha contagiato anche i mercati emergenti. La Cina, dopo anni di espansione va incontro a una brusca frenata e la Grecia ha innescato una nuova fase di lotta per la sopravvivenza nella zona euro.

 

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Tutto si deciderà quest’anno, quale strada prenderemo? Ecco tre elementi che influenzeranno il nostro destino nei prossimi mesi:

 

Russia e Ucraina:

L'economia russa si congelerà nel 2015. Già prima di dicembre la banca centrale aveva previsto un calo della produzione del 4,5%. La stessa, spingendo verso l'alto i tassi di interesse dal 10,5% al 17%, in una sola mossa potrebbe aiutare a stabilizzare il rublo e prevenire ulteriori fughe di capitali, ma a un costo. Neil Shearing, di Capital Economics dice che la storia sta per ripetersi; proprio come dopo il default del debito del 1998, la Russia sta “fissando il baratro di una profonda recessione”. La profondità di questa crisi, dice Shearing, dipenderà da ciò che accade con il prezzo del petrolio e dalle decisioni dell'Occidente, le cui sanzioni economiche si sono progressivamente intensificate dalla scorsa primavera.

La seconda incognita, è se la Russia sarà un caso speciale. Il timore è che la condizione dell’ex Unione Sovietica possa innescare una reazione a catena su altri mercati emergenti che hanno attirato abbondanti quantità di capitali esteri.

 

Petrolio:


Nell'estate del 2014, un barile di greggio Brent veniva venduto a $ 115 al barile. Oggi vale appena la metà. Il forte calo del prezzo del petrolio è positivo per la crescita globale: si mette più potere d'acquisto nelle mani dei consumatori e riduce i costi per le imprese. Il legame tra il costo del greggio e l'economia mondiale è ben definito: la crescita del 1948-1973 e il periodo di 15 anni, che ha preceduto la grande recessione del 2008-09 sono stati entrambi fondati su petrolio a buon mercato.

Cina:


L’andamento cinese sarà cruciale per l' economia mondiale nel 2015. la più grande economia del mondo è uno sei principali esportatori di invenstimenti esteri.
Ma il 2014 è stato un anno difficile, in quanto Pechino ha cercato di assorbire gli eccessi di credito rilasciati dopo la crescita a tutti i costi. La crescita sarà inferiore nel 2015, la domanda è: quanto?
Un rallentamento marcato potrebbe influenzare il resto del mondo in due modi. In primo luogo, le esportazioni verso la Cina indebolirebbero. Ciò inciderebbe in paesi come la Germania, che vende in Cina le macchine utensili necessarie per l'espansione industriale del paese e quelli come l'Australia, che forniscono la potenza orientale con le sue materie prime. Una economia cinese stagnante nel 2015, compenserebbe negativamente il prezzo basso