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Elevati rischi per stabilità finanziaria, ma condizioni mercati migliori - Bankitalia

Logo di Banca D'Italia nella sede di Milano

ROMA (Reuters) - I rischi per la stabilità finanziaria che derivano dalla seconda ondata di epidemia da Covid-19 restano elevati anche se la ripresa economica in Europa e in Italia in estate è stata migliore delle attese e ci sono condizioni finanziarie più distese rispetto alla scorsa primavera.

Lo scrive la Banca d'Italia nel suo rapporto sulla Stabilità finanziaria diffuso oggi.

Gli acquisti di titoli di Stato da parte di investitori esteri hanno ripreso a crescere dopo l'estate dopo il calo visto nei primi sei mesi.

Tra dicembre 2019 e giugno 2020 la quota di titoli di Stato italiani detenuta da investitori esteri era calata al 23,6% dal 25,9%, mentre quella delle banche italiane aumentata al 18,6% dal 16,9%.

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Il costo medio dei titoli in circolazione ha raggiunto alla fine di ottobre il 2,4% con una media dei titoli in circolazione pari a 6,9 anni, un valore in linea con il dato di marzo.

Durante la fase più acuta della pandemia le banche hanno aumentato in misura marcata le consistenze di titoli pubblici nel portafoglio, dice Bankitalia.

Tra marzo e maggio gli acquisti netti di titoli di Stato e di titoli emessi negli altri paesi dell'area euro sono stati di 47 e 5 miliardi, rispettivamente pari al 15% e all'8% dell'ammontare detenuto alla fine di febbraio. Gli investimenti sono proseguiti in misura minore anche nei mesi successivi.

Alla fine di settembre i titoli di Stato italiani detenuti dalle banche italiane erano pari all'11% dell'attivo, in crescita di 1,6 punti percentuali rispetto a febbraio.

(Stefano Bernabei, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)