Affrontò Salvini al comizio, record di voti per la candidata
La vera sorpresa delle elezioni regionali in Emilia Romagna, con largo distacco rispetto al successo del Pd e del movimento delle Sardine, è in assoluto Elly Schlein. La giovane, che al termine di un comizio di Salvini a San Giovanni in Persiceto aveva fermato il leader della Lega chiedendogli chiarimenti sulle numerose assenze all'Europarlamento, è risultata essere la più votata della Regione con 22.098 preferenze personali.
Classe '85, europarlamentare dal 2014 al 2019, Schlein aveva affrontato Salvini negli scorsi giorni. "Matteo, sono una tua ex collega all’Europarlamento, ti ricordi? Perché non sei mai venuto alle 22 riunioni sui negoziati per l’accordo di Dublino?" lo aveva incalzato. Salvini, dopo essere rimasto per oltre un minuto con gli occhi sullo smartphone, aveva ribattuto: "Le riunioni che servivano le seguivo".
Finalmente, dopo anni che faccio la stessa domanda a Salvini senza risposte, ieri sera gliel’ho fatta in faccia. Perché a Bruxelles non siete mai venuti alle 22 riunioni di negoziato sulla riforma migratoria più importante per l’Italia?
Giudicate voi la risposta. @CoraggiosaEr pic.twitter.com/0nH3UZDDHA— elly schlein (@ellyesse) January 21, 2020
Grazie a lei "Emilia Romagna coraggiosa", lista minore in appoggio a Stefano Bonaccini, ha raccolto il 3,8% dei consensi e porterà in consiglio regionale due rappresentanti.
"Commossa. La più votata in Regione. Vi ringrazio infinitamente. Grazie per averci resi decisivi per le scelte future della Regione" ha scritto sui social.
Schlein ha ottenuto 22mila voti divisi tra Bologna (15.975), Reggio Emilia (3.896) e Ferrara (2.227).
Chi è Elly Schlein
Nata a Lugano da madre italiana e padre americano Elena, detta Elly, si è avvicinata alla politica lavorando come volontaria alla campagna elettorale di Barack Obama e approfondendo i temi legati all’ambiente, ai diritti e all’immigrazione.
Nonostante la giovane età, il curriculum politico della Schlein è già ricco d'esperienza. Eletta europarlamentare ottenendo 50mila preferenze nel collegio Italia Nord Est con il Pd, Elena ha successivamente abbandonato il partito in rottura con le scelte politiche del governo Renzi per schierarsi con Pippo Civati nell'avventura di "Possibile".