Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 3 hours 11 minutes
  • Dow Jones

    38.460,92
    -42,77 (-0,11%)
     
  • Nasdaq

    15.712,75
    +16,11 (+0,10%)
     
  • Nikkei 225

    37.818,11
    -641,97 (-1,67%)
     
  • EUR/USD

    1,0709
    +0,0008 (+0,07%)
     
  • Bitcoin EUR

    60.141,41
    -2.114,32 (-3,40%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.391,42
    -32,68 (-2,29%)
     
  • HANG SENG

    17.267,65
    +66,38 (+0,39%)
     
  • S&P 500

    5.071,63
    +1,08 (+0,02%)
     

Enel: la cessione di EGPE piace ai broker. Il titolo resta buy

Le vendite che si stanno abbattendo quest'oggi su Piazza Affari non sembrano pesare più di tanto sull'andamento di Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) . Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un rialzo di circa un punto e mezzo percentuale, quest'oggi ha perso inizialmente terreno, salvo poi risalire la china in direzione della parità. Negli ultimi minuti Enel viene fotografato a 3,898 euro, con un frazionale ribasso dello 0,36% e oltre 18 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 33 milioni di pezzi.

Al lavoro sulla cessione di EGPE ad Endesa (Londra: 0N9G.L - notizie)

L'attenzione su Enel viene richiamata dalle ultime notizie relative all'ufficializzazione dell'ipotesi di trasferimento del controllo di Enel Green Power Espana, società delle rinnovabili in Spagna, da Enel Green Power (Other OTC: ELPSF - notizie) ad Endesa. Attualmente il controllo di Enel Green Power Espana è per il 60% in capo ad Enel Green Power e per il 40% in capo ad Endesa.

L’ipotesi, più volte ventilata, prevedrebbe l’acquisto da parte di Endesa, del 60% posseduto da Enel Green Power. Tra gli obiettivi dell'operazione c'è quello di consentire un efficientamento delle partecipazioni con il raggruppamento delle attività spagnole sotto il cappello di Endesa in linea con la ristrutturazione complessiva di gruppo ormai organizzato per funzioni e Paesi.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Scopo dell'operazione è inoltre consentire un parziale re-leverage di Endesa che potrebbe passare da 1,3 a 1.9 volte il rapporto debito/ebitda, e consentire alcuni vantaggi fiscali sul consolidato Endesa e la tassazione Spagnola.

I commenti delle banche d'affari

Gli analisti di Equita SIM segnalano che, considerando che l’operazione non coprirebbe l’intero releverage di Endesa alle auspicate 2,5 volte il rapporto debito/ebitda, il gruppo spagnolo avrebbe ancora un potenziale di 1,5/2 miliardi di euro di dividendo straordinario.

La SIM milanese non vede alcun impatto rilevante su Enel, segnalando piuttosto qualche beneficio probabilmente per le efficienze sulla tassazione. In attesa di novità gli analisti confermano la view positiva sul titolo, reiterando la raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo a 4,6 euro.

A scommettere su Enel (Swiss: ENEL.SW - notizie) è anche Bernstein che oggi ha ribadito il rating "outperform", con un target price a 5,1 euro. Con riferimento al possibile acquisto da parte di Endesa del restante 60% di Enel Green Power Espana, gli analisti, che già in passato avevano parlato della possibilità di questa riorganizzazione, vedono un forte ratio per il potenziale deal.

La cessione del 60% di Egpe infatti va in direzione di un'ulteriore semplificazione e razionalizzazione industriale della struttura di Enel. Il deal potrebbe trasferire circa un 1 miliardo di euro di cassa da Endesa ad Enel, aprendo tre possibili strade per il gruppo.

Una è data dalo sblocco di fondi addizionali per la crescita del piano di investimenti 2016-2019, l'altra dal miglioramento ulteriore del dividendo 2016 per gli azionisti di Enel. Infine, una terza a strada è quella di accelerare l'ottimizzazione della struttura finanziaria del gruppo.

Infine, indicazioni positive per Enel arrivano anche dal Credit Suisse (Londra: 0QP5.L - notizie) che ribadisce la raccomandazione "outperform" sul titolo, con un fair value a 4,6 euro.
Per la banca elvetica l'outlook migliorato offre ulteriore fiducia sulla capacità di Enel di centrare i suoi obiettivi di utile netto e di registrare un tasso composto medio annuo di crescita dell'utile per azione 2016-2019 nell'ordine del 12%, contro la stima di un 4% per il settore nel suo complesso.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online