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Enel, in piano risparmi su investimenti intorno a 1,6 miliardi

ROMA (Reuters) - Il piano industriale che Enel presenterà a marzo includerà risparmi su investimenti nell'ordine di 1,6 miliardi di euro nei primi due anni. Lo ha detto l'AD Francesco Starace in occasione di un forum organizzato dal Sole 24 Ore e confermato dalla società.

"L'ordine di grandezza dovrebbe essere quello", ha risposto Starace alla domanda se il nuovo piano comprenderà risparmi su investimenti per 1,6 miliardi.

"Sono risorse che possono diventare un Ebitda più elevato, dividendi, minore debito. Vedremo. Nel primo anno di piano si cominceranno a vedere i primi effetti e nell'anno successivo si avranno la gran parte dei benefici", ha aggiunto nell'intervista pubblicata oggi dal Sole 24 Ore.

Il titolo Enel ha aperto tonico in Borsa tra i migliori del FTSE MIB e alle 9,43 quota in rialzo dell'1,75% a 3,8440.

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Starace vede comunque ancora margini di rialzo e quando gli viene chiesto quando il titolo arriverà a 5 euro, pronostica: "A fine 2015".

"Volendo essere prudenziali diciamo che possiamo avere il 10% di risparmi, ovvero 1,6 miliardi di risorse che vengono liberate dalla manutenzione" nei primi due anni del piano industriale, spiega l'AD, aggiungendo che "una riduzione del 10% negli investimenti di manutenzione si porta dietro un 20% di costi operativi in meno".

Starace ha poi parlato nuovamente del debito che, era stato detto con la trimestrale dell'11 novembre, a fine anno è atteso a 39,4 miliardi di euro, sopra i 37 miliardi che erano indicati tra i target del piano industriale.

Ai 9 mesi "avevamo un debito di 44 miliardi a fine settembre che scenderà sotto i 40 miliardi a fine anno, perché nell'ultimo triemstre il flusso di cassa è tradizionalmente più elevato", ha spiegato Starace.

"Quello che abbiamo fatto è stato dare una priorità a una dismissione che non era prevista, ovvero la cessione del 22% di Endesa che ha determinato un incasso di 3,1 miliardi, ma che è strumentale al disegno organizzativo (di separare le attività dell'America Latina dalla Spagna)", ha detto preannunciando di lavorare alle previste prossime cessioni in Slovacchia e Romania "con uno spirito competitivo per chi ci fa le offerte. Questo perchè comunque ridurremo il debito a fine anno attorno a 39,4 miliardi senza il bisogno di altre fare altre cessioni".

Starace ha anche escluso ulteriori cessioni di Endesa, "no, non è previsto", dice.

L'AD di Enel ha poi auspicato che si parli poco di una eventuale cessione del 5% di Enel da parte del Tesoro che è un tema da "chiedere al ministro" ma che ogni volto che viene evocato, dice il manager, fa scendere il titolo.

Starace ha anche confermato l'impegno, annunciato lo scorso anno dal gruppo elettrico, per una politica di dividendo più generosa.

"Era stato annunciato che avremmo portato il pay-out da 40 al 50% dopo il 2015. Penso che sia ancora possibile mantenere questo target. Ora non vedo il motivo per cambiarlo".