Eni, a assemblea Blackrock e fondi italiani favorevoli a clausola onorabilità
MILANO (Reuters) - La Libyan Investment authority, insieme ad Allianz, è fra gli azionisti Eni che in assemblea hanno votato contro la clausola sui requisiti di onorabilità per gli amministratori, proposta dal ministero dell'Economia per le società a controllo pubblio. A favore ha votato Blackrock insieme alla gran parte dei fondi italiani.
E' quanto si evince dalla lettura dei verbali relativi all'assemblea dell'8 maggio scorso che ha sancito l'uscita di scena di Paolo Scaroni dalla guida del gruppo dopo nove anni.
La clausola è stata votata da 721 azionisti, pari a 1,3 miliardi di titoli (59,45% del capitale presente), mentre i voti contrari sono stati 2.428 per 851 milioni di titoli (il 38,9% del capitale presente). Perché i requisiti più stringenti fossero approvati, occorrevano i due terzi dei voti presenti.
Spulciando il verbale emergono fra i favorevoli Generali, Axa, la già citata Blackrock, Cnp Assurances, Hsbc, Prudential.
Contrari oltre alla società libica, molti istituzionali esteri fra cui Aberdeen Asset Management, Allianz global investor Europe fund, Arca, Eurizon Capital sgr, Fidelity, Ing, JP Morgan, Lazard, Morgan Stanley, Norges Bank, Putnam, Templeton, Ubs. People's Bank of China risulta sia tra i favorevoli che tra i contrari.
Fra i 230 astenuti (35 milioni di azioni), Bnp Paribas, Anima e Amnesty International, presente in assemblea con una sola azione.
La modifica dello statuto proposta dal ministero dell'Economia è stata respinta anche dalle assemblee Finmeccanica e Terna mentre è passata a Enel.