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Eni perde arbitrato con GasTerra su revisione prezzi 2012-15, sequestro per 1,01 miliardi

MILANO (Reuters) - L'arbitrato avviato da Eni nei confronti di GasTerra, il fornitore di gas olandese, per una revisione del prezzo contrattuale di fornitura nel periodo 2012-15 si è concluso con un lodo del collegio arbitrale che non ha accolto la domanda della major italiana di revisione del prezzo, senza tuttavia determinare il nuovo prezzo applicabile al contratto nel periodo di riferimento.

Ne dà notizia un comunicato Eni.

GasTerra ritiene che il lodo arbitrale, non accogliendo la domanda di Eni, ripristini l'originario prezzo contrattuale, e sulla base di questo ora richiede ad Eni il pagamento di una somma ulteriore.

Eni, spiega la nota, anche sulla base dei pareri dei suoi consulenti esterni non ritiene corretta questa interpretazione, che pertanto non avrà effetti sui conti semestrali, ed ha respinto la richiesta di pagamento di tale conguaglio, richiedendo di avviare "negoziazioni in buona fede per concordare la portata della revisione prezzo 2012".

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GasTerra, sulla base della propria interpretazione del lodo, ha avviato una procedura arbitrale ed ha richiesto ed ottenuto dal giudice olandese un provvedimento cautelare provvisorio di sequestro, in particolare, della partecipazione in Eni International BV detenuta da Eni spa fino a concorrenza dell'importo di conguaglio richiesto, pari a 1,01 miliardi di euro.

Questo provvedimento, concesso dopo un'analisi sommaria, senza contradditorio con Eni e notificato oggi a Eni International BV, non pregiudica la decisione sul merito della controversia, secondo la società italiana.

Eni ritiene la richiesta di GasTerra non fondata e promuoverà tutte le azioni a tutela della società. Riguardo alla misura cautelare ottenuta da GasTerra, Eni sta considerando la sua posizione circa il provvedimento nelle more della procedura arbitrale. Eni richiederà inoltre di essere risarcita da ogni danno determinato dalle azioni legali di GasTerra, conclude la nota.

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