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ENI raccoglie consensi dopo vendita quota Area 4 in Mozambico

Anche la seduta odierna non ha riservato nulla di buono per ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) che, dopo aver ceduto oltre mezzo punto percentuale ieri, è sceso dello 0,48% oggi, fermandosi a 14,63 euro, con oltre 17 milioni di azioni scambiate, sostanzialmente in linea con la media giornaliera degli ultimi tre mesi.
ENI ha vissuto l'intera settimana in negativo, archiviando l'ottava con un rosso di oltre quattro punti percentuali ed evidenziando così una netta sottoperformance rispetto al mercato di riferimento.

Accordo con Exxon Mobil (Swiss: XOM-USD.SW - notizie) su quota 25% dell'area 4 in Mozambico

ENI non ha trovato alcun sostegno nell'accordo firmato ieri con ExxonMobil che permette a quest'ultima l'acquisto della partecipazione del 25% del gruppo italiano nell'area 4, nell'offshore del Mozambico. Eni al momento possiede una quota del 50% nel blocco attraverso una partecipazione del 71,4% in Eni East Africa, la quale a sua volta detiene il 70% della concessione Area 4.
Le condizioni concordate prevedono un prezzo di circa 2,8 miliardi di dollari.

I commenti degli analisti e i giudizi sul titolo

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Per gli analisti di Equita SIM la notizia ha implicazioni positive per ENI in quanto la valorizzazione del campo è superiore alle loro attese. Inoltre il coinvolgimento di Exxon, il secondo operatore al mondo nel business LNG, nello sviluppo dell’impianto on-shore permette di ridurre la rischiosità del progetto.

A ciò si aggiunga che l'incasso di 2,8 miliardi di dollari lordi copre quasi interamente il fabbisogno di cassa di un dividendo annuo di 0,8 euro. Gli esperti evidenziano inoltre che la strategia "dual exploration model" si è dimostrata molto efficace. In pochi mesi ENI ha eseguito il disinvestimento per quasi 5 miliardi di dollari, riducendo così il carico finanziario dello sviluppo delle scoperte e consegnando già una parte del piano di disinvestimenti da 5-7 miliardi al 2020.

Infine, il rapporto di indebitamento scenderà attorno al 20% a fine anno, fra i piu? bassi dell’industria.
Per questi motivi Equita SIM ritiene che ENI possa ridurre significativamente lo sconto rispetto ai competitors, pari al momento a circa il 10%-15%. Confermata così la view positiva sul titolo che per gli analisti resta da acquistare con un prezzo obiettivo a 17 euro.

La SIM milanese non è l'unica a puntare sul titolo, visto che la stessa strategia "buy" viene suggerita da Banca Akros, con un target price a 18 euro. Gli analisti apprezzano la cessione del 25% dell'Area 4 in Mozambico, segnalando che con questo deal ENI ha posto una pietra miliare per raggiungere il suo obiettivo di cessioni nel periodo 2017-2010.

Indicazioni positive anche da UBS (Londra: 0QNR.L - notizie) che suggerisce di acquistare il titolo con un fair value a 17 euro e non è diversa la strategia suggerita da Kepler Cheuvreux che ha un target price a 19 euro. Per il broker la cessione annunciata ieri è un'ulteriore dimostrazione del successo della strategia di dual exploration del gruppo.

Ad apprezzare il deal è anche Macquarie che ieri ha reiterato la raccomandazione "outperform", con un fair value a 16 euro, evidenziando che ENI prosegue nella sua impressionante serie di cessioni di quote di scoperte esplorative.

Lo stesso rating "outperform" è assegnato da RBC che ha un prezzo obiettivo a 18 euro sul titolo, inserito nella lista delle top 340 Best Ideas Globali del broker.
Gli analisti credono che il deal annunciato ieri dovrebbe rassicurare gli investitori sul progetto delle cessioni, portando un partner più credibile come Exxon Mobil.

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