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Eni,rosso trimestre a 450 milioni su calo petrolio e produzione,conferma cedola

di Giancarlo Navach

MILANO (Reuters) - Eni scivola in rosso nel secondo trimestre, con risultati sotto delle attese e il mercato sta reagendo in maniera negativa penalizzamdo l'andamento del titolo in Borsa.

La major petrolifera chiude il secondo trimestre con una perdita netta delle continuing operations - che includono anche la chimica di Versalis dopo lo stop delle trattative per la cessione del 70% al fondo Usa SK Capital - in rosso per 450 milioni di euro, in sensibile peggioramento rispetto all'utile di 498 milioni dello stesso periodo 2015 a causa della debolezza strutturale del mercato petrolifero e del persistente eccesso di offerta e di capacità nei settori europei del gas e della raffinazione.

Il risultato operativo adjusted (senza le componenti straordinarie) nel trimestre si attesta a 0,19 miliardi, in

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contrazione dell'88% rispetto al secondo trimestre 2015 a causa della flessione della E&P (-1,23 miliardi pari a -78%) che riflette la continua debolezza del prezzo del petrolio (-26%) e del gas Italia, oltrechè l'impatto del fermo in Val d'Agri per l'intero secondo trimestre, attenuati dalla crescita delle produzioni in altre aree, dalla riduzione dei costi e dai minori ammortamenti, spiega la nota. Negativo il Gas and Power, positivo il settore R&M e la chimica.

L'utile netto adjusted è negativo per 0,29 miliardi rispetto

all'utile netto adjusted delle continuing operations su base standalone di 0,51 miliardi del secondo trimestre 2015.

A livello semestrale il rosso complessivo ammonta a 1,24 miliardi di euro, che si confronta con un utile di 735 milioni nell'analogo periodo 2015, e include la perdita di competenza Eni delle discontinued operations di 413 milioni dovuto principalmente alla svalutazione di 441 milioni della partecipazione Saipem.

Confermato l'acconto della cedola per il 2016 a 0,40 euro per azione, in pagamento dal 21 settembre prossimo.

Intorno alle 9,30 il titolo cede l'1,8% a 13,43 euro a fronte dell'andamento positivo della Borsa di Milano.

"I risultati sono lievemente sotto le attese, ma nel complesso gli elementi positivi e negativi di questa trimestrale di bilanciano", si legge in un report di Icbpi.

La produzione di idrocarburi del secondo trimestre è stata di 1,715 milioni di boe/giorno (1,734 milioni di boe/giorno nel primo semestre), in riduzione del 2,2% rispetto al

corrispondente periodo del 2015. Quanto alle stime per l'anno, la società vede una produzione di idrocarburi stabile sul 2015 e conferma il taglio degli investimenti del 20%.

Nel commentare i risultati, l'AD Claudio Descalzi, rileva che "nel primo semestre, in un mercato debole con primi segnali di ripresa, Eni ha conseguito risultati di rilievo. La produzione di idrocarburi supera le attese compensando il

fermo delle attività in Val d’Agri e le interruzioni di produzione in Nigeria. I progetti di sviluppo mantengono le previsioni di tempo e di costo e consentiranno un incremento

produttivo di oltre il 5% nel 2017", si legge nella nota.

Infine, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno è pari a 13,81 miliardi con una riduzione di 3,06 miliardi rispetto al 2015 per effetto del closing dell’operazione Saipem con il rimborso dei crediti finanziari intercompany di 5,8 miliardi e l’incasso della cessione della partecipazione del

12,503% a CDP Equity SpA per 0,46 miliardi.