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Eredita 350mila euro dall’amica, ma dovrà curarne la gatta

La casa in pieno centro storico di Bologna e 350mila euro dell’eredità non andranno ai legittimi eredi, ma all’amica della signora defunta.
La casa in pieno centro storico di Bologna e 350mila euro dell’eredità non andranno ai legittimi eredi, ma all’amica della signora defunta.

Un’eredità che sorprende e crea scandalo. Ma, alla fine, il giudice dà ragione alla defunta. Siamo a Bologna e una anziana donna vive nella sua casa assieme a una vecchia amica, anche lei vedova, e alla sua gatta. Nel 2013, però, la proprietaria di casa muore e i parenti si aspettano di potersi dividere tutta l’eredità. Ma davanti al notaio la sorpresa.

“Desidero, inoltre, che la Signora M. rimanga di diritto, per tutta la vita, nell’abitazione di via Farini, Bologna, I e II piano, che già condivide con me a titolo di comodato gratuito. Per le spese condominiali, di manutenzione, le utenze e il mantenimento della mia gatta (se mi sopravvive) desidero sia fissato un deposito di 350.000 (trecentocinquantamila) euro, a questo scopo, presso la Banca Popolare di Milano, a disposizione della Signora M. Alla quale chiedo di predisporre una persona che, in caso di sua morte, le succeda nei diritti e doveri di comodato fino alla morte della suddetta gatta” legge ad alta voce il notaio.

Sì, la casa in pieno centro storico di Bologna e 350mila euro dell’eredità non andranno ai legittimi eredi, ma all’amica della signora defunta. Affinché si prenda cura della gatta che ha condiviso con loro gli ultimi anni di vita. Una scelta che gli eredi non accettano e fanno causa. Pochi mesi dopo il decesso, infatti, arriva il ricorso al tribunale civile di una cugina dell’anziana che chiede al giudice del tribunale di Bologna il sequestro delle 350mila euro e la consegna del denaro che ritiene le spetti.

Perché l’anziana amica della cugina potrà anche vivere nella casa, ma per lo meno pensi lei alle spese e non usi i soldi della zia defunta. Ora, a distanza di quattro anni, è arrivata la decisione del giudice Matilde Betti. Che ha dato ragione alle due anziane amiche e alla scelta fatta dalla defunta, lasciando l’eredità di 350mila euro all’amica e, inoltre, condannando la cugina a pagare 6mila euro di spese processuali.