Ergastolo ostativo: Ok Pd a richiesta Consulta riforma entro un anno
ROMA (Reuters) - La Corte Costituzionale, che ha invitato il Parlamento a intervenire sull'ergastolo ostativo per i mafiosi che non collaborano con la giustizia, fa bene a porre alle Camere l'esigenza temporale di agire entro maggio 2022.
Lo dice Stefano Ceccanti, deputato del Partito Democratico e presidente del Comitato per la legislazione.
"Questo tipo di ordinanze della Corte costituzionale nasce da problemi oggettivi e da una giusta sensibilità per gli equilibri tra le istituzioni", ha detto a Reuters Ceccanti.
"Evidentemente non si può aspettare senza un limite perché ci sono in questione diritti dei cittadini che attendono risposta e bene fa la Corte a porre un’esigenza temporale al Parlamento, a indicare un termine oltre il quale la supplenza diventerebbe inevitabile", ha detto.
Secondo la Consulta, la collaborazione -- che talvolta non è una scelta libera -- non può essere l'unica via per accedere alla liberazione condizionale per i condannati per reati di mafia, e spetta al Parlamento individuare le alternative.
"In casi limite – scrive la Corte - può trattarsi di una scelta tragica: tra la propria (eventuale) libertà, che può tuttavia comportare rischi per la sicurezza dei propri cari, e la rinuncia a essa, per preservarli da pericoli".
Se il Parlamento non interverrà, potrebbe essere la Consulta -- che ha fissato l'udienza per la trattazione delle questioni di legittimità costituzionale sul tema il 10 maggio 2022 -- a emendare la legge attraverso una sua sentenza.
"Spetta ora al Parlamento sentirsi pienamente responsabilizzato e agire di conseguenza", ha spiegato Ceccanti.
(Angelo Amante, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)