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ESCLUSIVA - Eni contattata da fondi per seconda vendita quota Enilive, verso accordo con Kkr - fonti

Il logo Eni presso una stazione di servizio a Roma

(Precisa in attacco che soggetti interessati sono "alcuni" e non "due")

MILANO (Reuters) - Alcuni soggetti interessati hanno contattato Eni per la potenziale vendita di una seconda quota della sua divisione di biocarburanti Enilive, mentre il gruppo sta discutendo gli ultimi dettagli dell'accordo per la vendita di una quota della divisione al fondo statunitense Kkr.

Lo hanno detto due fonti.

La cessione di un'altra quota di Enilive sarebbe un ulteriore segnale di fiducia degli investitori nella strategia di Eni di scorporare le attività in crescita per attrarre risorse finanziarie.

A luglio il gruppo energetico ha avviato trattative con Kkr per la vendita di una quota del 20-25% di Enilive, sulla base di una valutazione della società compresa tra 11,5 e 12,5 miliardi di euro.

Tre fonti hanno detto a Reuters che le trattative con Kkr potrebbero concludersi positivamente nelle prossime due o tre settimane. Una delle fonti ha dichiarato che Kkr probabilmente acquisterà il 20% di Enilive.

La fonte ha anche detto che Eni è stata contattata da altri soggetti interessati, tra cui la società di investimento Stonepeak, con sede a New York, sulla possibilità di vendere un'altra quota di minoranza di Enilive.

Eni, Kkr e Stonepeak non hanno rilasciato commenti.

Nell'ambito della sua strategia di società 'satellite', Eni ha concluso a marzo un accordo per aprire il capitale della sua controllata attiva nella produzione di energie rinnovabili e vendita di gas ed energia elettrica per famiglie e imprese Plenitude al fondo svizzero Energy Infrastructure Partners (Eip).

Enilive possiede diverse bioraffinerie in Italia e all'estero che producono biocarburanti utilizzando rifiuti e oli vegetali provenienti in parte dalle attività agricole del gruppo in diversi Paesi africani.

L'azienda produce anche biometano, offre servizi di mobilità intelligente e ha una rete di oltre 5.000 stazioni di rifornimento in Europa.

Si prevede che nel 2025 Enilive registrerà un utile 'core' di circa 1,2 miliardi di euro, in aumento rispetto al miliardo di euro previsto per quest'anno.

I biocarburanti, ricavati da olio vegetale, olio da cucina esausto e grasso, svolgeranno un ruolo importante nella decarbonizzazione dei settori dei camion, dell'aviazione e del trasporto marittimo nei prossimi anni.

(Tradotto da Laura Contemori, editing Stefano Bernabei)