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Esercitazione Mosca-Minsk: la Polonia sposta le truppe al confine

La botta e la risposta, per un dispiegamento di uomini e mezzi che resta simbolicamente aggressivo.

La Polonia invia le truppe al confine orientale in reazione a Zapad 21, l'esercitazione militare congiunta Russia-Bielorussia che - sulla linea di frontiera - ha mosso migliaia di soldati.
Teso il contesto dei giochi di guerra con le frizioni tra il Cremlino e i suoi vicini europei, e più in generale gli Stati membri della Nato.

Mariusz Blaszczak, ministro della difesa polacco, sostiene che la movimentazione delle truppe risponde a ragioni di sicurezza: "La cosa più importante è che la Polonia sia al sicuro e che i polacchi siano al sicuro - ha dichiarato Blaszczak - Questo è il motivo per cui le truppe sono state spostate".

Zapad, il nome dell'esercitazione che mette insieme Mosca e Mink, significa Ovest e si tiene ogni 4 anni. Lo scenario annunciato era quello di un'aggressione esterna guidata da una coalizione occidentale con la Cina invitata come "osservatore".

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L'esercitazione si svolge in un momento in cui il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, mantiene un clima bellicoso con i suoi vicini europei, come Lituania e Polonia, che denunciano regolarmente piani di "guerra ibrida".
Da diversi mesi, Lukashenko è sospettato di organizzare deliberatamente canali di immigrazione dal Medio Oriente attraverso il suo territorio verso i suoi vicini.

Di recente sia la Polonia che i Paesi baltici hanno anche espresso la loro preoccupazione per una possibile aggressione russa.