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EUR/USD vicino ad un test rilevante: quali effetti per le Borse?

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista a Pietro Paciello, analista tecnico indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse. Pietro Paciello è autore del libro appena pubblicato TRADING PLAN. Per info clicca qui

Il dollaro continua ad arretrare nei confronti dello yen e dell'euro, poco aiutato oggi dai dati macro diffusi in America. Quali le previsioni per questi due cambi nel breve?

Nell'ultima intervista avevamo già segnalato che il dollaro aveva perso brillantezza nei confronti delle altre valute. Parlavamo di una figura che avrebbe potuto favorire un leggero arretramento del biglietto verde, come di fatto sta accadendo, ma non si tratta di una frenata strutturale o di lungo termine. E' in realtà una fase di rientro da eccessi recenti, come quello del rimbalzo del dollaro-yen e di discesa dell'euro-dollaro.

Il mercato rimane in trading range e visto che il dollaro-yen sta rompendo al ribasso, questo potrebbe favorire un rimbalzo dell'euro-dollaro. Più che ai supporti dinamici bisogna fare attenzione ora a delle aree statiche di prezzo e in particolare guarderei al 50% dei precedenti movimenti per entrambe le coppie di valute.

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Per il dollaro-yen la soglia dei 110,2/110 sarà da considerare per nuovi acquisti, intervenendo quindi sulla debolezza. Per il momento stiamo vivendo movimenti di trading stretto e non c'è nulla di strutturale, visto che non sono dinamiche di mercato destinate a modificare la configurazione generale della situazione intermarket.

L'euro-dollaro potrebbe tentare un allungo verso la prossima resistenza in area 1,192, supportato anche dai dati macro arrivati oggi dagli Usa, ma una volta arrivato sul livello appena segnalato, la moneta unica potrebbe tornare ad indebolirsi.
Anche l'euro-dollaro si sta muovendo con una dinamica di trading range e non con movimenti più profondi e direzionali.

Il petrolio sta risalendo la china dopo lo storno partito da area 52,5 dollari. Si aspetta ulteriori progressi nelle prossime giornate?

Il recupero del petrolio onestamente mi ha sorpreso un po', perchè onestamente pensavo sarebbe sceso ancora prima di risalire la china. Questo recupero però non ha portato per il momento a violare al rialzo la soglia dei 52,5 dollari al barile. L'oro nero, per quanto abbastanza tonico in queste ore, è inserito in un cuneo di congestione abbastanza evidente.

Per un'operatività di breve si presta bene il movimento che sta facendo anche oggi, ma per un posizionamento di lungo, ossia da portafoglista, a mio avviso bisogna aspettare una chiusura sopra i 52,5 dollari al barile, perchè solo allora si potrà ipotizzare una nuova spinta rialzista.

Per il petrolio confermo quindi la resistenza a 52,5 dollari e il supporto a 46 dollari e fino a quando i corsi si manterranno all'interno di questo intervallo, consiglio un'operatività di breve, vendendo l'ipercomprato e comprando l'ipervenduto.

L'oro ha fallito per il momento il tentativo di riportarsi al di sopra dei 1.300 dollari l'oncia. Quali dinamiche potranno accompagnare questa commodity nel breve?

La situazione dell'oro si presenta abbastanza congelata e non mi sembra che rispetto alla scorsa settimana lo scenario tecnico si sia evoluto più di tanto. Il gold in questo momento è diventato uno degli strumenti più tecnici e il rimbalzo che oggi ha messo a segno insieme all'euro allorquando sono arrivati dei dati macro sfavorevoli al dollaro, testimonia come ormai siamo in un mercato in cui prevale più che il concetto di bene rifugio quello della correlazione negativa con il biglietto verde.

Ogni volta che il dollaro si deprezza l'oro sale e viceversa e, raggiunta ora la soglia dei 1.300 dollari l'oncia, salvo occasioni fas di inversione di breve, la prossima tappa è in area 1.340 dollari.
Il gold si dirigerà verso questa soglia visto che il breakout rialzista ormai è consolidato ed è caratterizzato anche da una divergenza long.

Alla luce di quanto detto fino ad ora, quale messaggio può darci per le Borse?

La variabile chiave continua a rimanere il dollaro e le Borse continuano a puntare su un biglietto verde forte per apprezzarsi. Un test interessante, abbastanza prossimo, sarà quello dell'euro-dollaro in area 1,19/1,192, perchè se la moneta unica sarà respinto da questa resistenza e inizierà ad arretrare, ciò ridarà ossigeno e linfa al dollaro e ai mercati azionari.
Se l'euro-dollaro dovesse rompere area 1,19, allora rivedremo velocemente quota 1,2 e forse anche valori superiori e in quel caso farei fatica a pensare ad un azionario tonico e rialzista.

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