Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 3 hours 46 minutes
  • FTSE MIB

    34.776,01
    +16,32 (+0,05%)
     
  • Dow Jones

    39.760,08
    +477,75 (+1,22%)
     
  • Nasdaq

    16.399,52
    +83,82 (+0,51%)
     
  • Nikkei 225

    40.168,07
    -594,66 (-1,46%)
     
  • Petrolio

    82,67
    +1,32 (+1,62%)
     
  • Bitcoin EUR

    65.341,35
    +419,25 (+0,65%)
     
  • CMC Crypto 200

    885,54
    0,00 (0,00%)
     
  • Oro

    2.230,30
    +17,60 (+0,80%)
     
  • EUR/USD

    1,0798
    -0,0032 (-0,29%)
     
  • S&P 500

    5.248,49
    +44,91 (+0,86%)
     
  • HANG SENG

    16.541,42
    +148,58 (+0,91%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.091,29
    +9,55 (+0,19%)
     
  • EUR/GBP

    0,8547
    -0,0020 (-0,23%)
     
  • EUR/CHF

    0,9771
    -0,0013 (-0,13%)
     
  • EUR/CAD

    1,4654
    -0,0033 (-0,22%)
     

Europa: democrazia è mentire!

In Europa, il dibattito, in attesa delle non elezioni tedesche, sta diventando davvero surreale, si parla sempre più del nulla, confidando su chi ormai da tempo immemorabile ha fallito il suo obiettivo, la Banca centrale europea che da anni rincorre l’unico obiettivo dichiarato l’inflazione, fallendo nel suo compito. In una azienda normale finirebbero tutti sulla strada, licenziati…

Dal superministro dell’Euro alla riforma di Schengen, il piano di Juncker

Definisce il 2016 «annus horribilis» per l’Europa. Perché dal referendum sulla Brexit al «risveglio delle forze populiste», fino alla «incertezza geopolitica legata alle elezioni americane», sono tanti gli eventi che hanno «messo in discussione i valori e le democrazie europee». Ma per Jean-Claude Juncker il peggio è ormai è passato e oggi l’Ue «ha il vento in poppa» per ripartire. Bisogna però «sfruttare il momentum» perché «la finestra di opportunità potrebbe non restare aperta a lungo». Questo il messaggio che il presidente della Commissione europea lancerà domani mattina all’Europarlamento durante l’annuale discorso sullo Stato dell’Unione.

La finestra non potrebbe restare aperta a lungo, a marzo ci sono le elezioni italiane e ieri il Partito Democratico ha dovuto ammettere che non ci sono i numeri per far passare lo Ius Soli, figurarsi il prossimo giro e una finanziaria elettorale.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Juncker ha messo nero su bianco la sua roadmap «verso un’Europa più forte, più giusta e più unita». (…) «Il 2017 e il 2018 – scrive Juncker – possono diventare gli anni della speranza e del rinnovamento per l’Europa».

Ma è lo stesso Juncker, quello che diceva … “sono un democristiano, un cattolico…se serve bisogna mentire ” quello che suggeriva...”Prendiamo una decisione, poi la mettiamo sul tavolo e aspettiamo un po’ per vedere che succede. Se non provoca proteste né rivolte, perché la maggior parte della gente non capisce niente di cosa è stato deciso, andiamo avanti passo dopo passo fino al punto di non ritorno”.

Non ci credete? Vi lascio la fonte come sempre …

2000: Ausland: Die Brüsseler Republik – DER SPIEGEL 52/1999

No dai il Der Spiegel, avranno cambiato le parole, avranno travisato, se non vi basta la carta stampata vi allego pure il video così lo ascoltate mentre lo dice…

Economic policy of the eurozone needs to be decided in “dark…

In sintesi vogliono trasformare il Meccanismo Europeo di Stabilità in un vero e proprio Fondo Monetario Europeo, usare i nostri soldi per salvare le banche tedesche al prossimo giro.

Ecco come funziona il fondo salva-euro

Noi siamo stati gli unici che vi abbiamo raccontato la VERITA’ in un insospettabile agosto del 2011…

(…) In un momento di tentazione del denaro facile, la Germania è diventata una sorta di specchio per Islanda, Irlanda, Grecia e il resto, specialmente per gli Stati Uniti. Altri paesi hanno usato i soldi arrivati dall’estero per alimentare le varie forme di follia consumistica e speculativa, specialmente con gli immobili.

Ma poi i tedeschi, attraverso i loro banchieri, hanno usato il proprio denaro per permettere agli stranieri di comportarsi in maniera folle.

Questo è ciò che rende il caso tedesco particolare. Se fossero stati l’unico grande paese sviluppato occidentale con un morale finanziaria decente, avrebbero rappresentato un’ immagine di rettitudine.

Ma hanno fatto qualcosa di molto particolare: durante il boom del debito i banchieri tedeschi sono andati oltre i loro standard, ma solo fuori dalla Germania.

Hanno prestato i soldi per i mutuatari subprime americani, per gli speculatori del boom immobiliare in Irlanda, per il magnate bancario islandese che ha fatto cose che nessun tedesco avrebbe mai fatto. Le perdite tedesche sono all’ultimo conteggio di 21 miliardi di dollari con le banche islandesi, 100 miliardi di dollari con le banche irlandesi, 60 miliardi di dollari per vari subprime statunitensi e ancora non si bene per i titoli greci. (…) Nel loro paese, tuttavia, questi banchieri apparentemente folli all’estero si sono comportati con moderazione. Il popolo tedesco non ha permesso loro di comportarsi diversamente.

(…) Quello che le loro banche hanno fatto con i soldi dei tedeschi tra il 2003 e il 2008 non sarebbe mai stato possibile farlo in Germania, perché non c’era nessuno ad abboccare e prendere a prestito tutti questi soldi come facevano in California o in Grecia. Hanno perso ingenti somme dal 2003 in tutto ciò che hanno fatto fuori dalla Germania.(…) non erano bravi a farlo come quelli di New York, che avevano inventato tutti questi strumenti finanziari complicatissimi e facevano questo gioco da almeno trent’anni “. E’ stato come mettersi improvvisamente a giocare a poker grosse somme con dei giocatori professionisti. Il risultato era prevedibile alla fine.

Ma ascoltate ora perchè viene il bello di tutto ciò che sta accadendo...

(…) un punto di vista sulla crisi del debito europeo e la crisi greca, è che si tratti di un tentativo elaborato dal governo tedesco per conto delle sue banche per ottenere indietro i loro soldi senza richiamare l’attenzione su ciò che stanno facendo.

Il governo tedesco dà i soldi al fondo di salvataggio dell’Unione europea in modo che possa dare i soldi al governo greco in modo che il governo greco può dare indietro denaro alle banche greche così le banche greche possono rimborsare i loro prestiti alle banche tedesche.

Indovina un pò chi suggerisce di trasformare il fondo MES in una sorta di FMI europeo!

Merkel, sì a un Fondo monetario europeo

…La cancelliera tedesca si è detta d’accordo con la proposta del ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, che ha parlato di convertire il meccanismo europeo di stabilità in uno strumento simile al Fondo monetario. “Sarebbe una riforma importante”, ha osservato in merito, “che dimostrerebbe al mondo che la Ue ha i meccanismi per superare situazioni inattese”.

Il super ministro europeo immagino dovrà essere tedesco e il fondo servire per salvare le povere banche tedesche...

Settanta banche tedesche bocciate agli stress test – Il Sole 24 ORE

Ma tu pensa anche gli americani ci hanno messo anni e anni per comprendere la vera essenza dei tedeschi…

Politico – Quei disonesti dei tedeschi

… se lo scriveva qualche secolo prima un blogger qualunque, erano tutte falsità…

LA MEGABALLA DEI 60 MILIARDI DI CORRUZIONE ..

DEUTSCHE BANK: LA TRUFFA INFINITA CON IL PAESE INTORNO

Per concludere Juncker quello che bisogna mentire o far finta di lasciare decidere, proporrà un ultimo capitolo dedicato alla democrazia in Europa, ai processi decisionali, da rendere ancor più democratici e trasparenti.

Ora, che milioni di europei amino farsi prendere in giro da un ubriacone passi, ma almeno Voi cercate di comprendere la vera essenza di QUESTA europa!

Junker ubriaco fa gli onori di casa.

Mi spiace Bellezza, se infrango i Tuoi sogni ma questa non è la mia Europa, non è l’Europa dei DeGasperi questo è solo uno squallido coacervo di interessi che cercano di rifilarti mentre dormi o sei sotto all’ombrellone.

Per fortuna non è tutto così, ma chi comanda, chi imposta la politica europea in buona parte è solo un fantoccio eletto o non eletto in mano alle banche e alle multinazionali, il resto chiacchiere per quattro amici al bar che sognano il roaming gratis.

Ma torniamo all’ Italia, perchè se ne sono occupati pure il Financial Times e Reuters…

Reuters – La moneta parallela dell’Italia potrebbe…

I partiti italiani di opposizione sembrano ridimensionare l’idea di un’uscita dall’euro per sostituirla con l’adozione di una moneta parallela ad uso interno, ma in realtà i suo Autore: Andrea Mazzalai Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online