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Europa non sopravviverà: inflazione di gufi!

L’unica indicatore che sta seriamente salendo in Europa con il rischio di trasformarsi in iperiflazione è l’inflazione da gufi, mai come nelle ultime settimane abbiamo assistito ad un’escalation simile di pessimismo eurista.

Questa mattina ha cominciato padre Prodi in una sua intervista, il pianto disperato di chi per anni ha fatto finta di non vedere la realtà, ovvero l’insostenibilità di una moneta unica…

Uno sfogo. L’Europa è già morta, “la mia Europa sì ma spero che la crisi la svegli. Ora possiamo solo aggiungere: preghiamo… La mia Ue è morta Le accuse a Trump E poi | Berlino ci...

Lo aveva già detto nel 2011, in una intervista al WSJournal Did the Euro’s Architects Expect It to Fail? “ I am sure the euro will oblige us to introduce a new set of economic policy instruments. It is politically impossible to propose that now. But some day there will be a crisis and new instruments will be created.”

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Sono sicuro che l’euro ci obbligherà a introdurre un nuovo set di strumenti di politica economica. È politicamente impossibile proporre ciò ora. Ma un giorno ci sarà una crisi e nuovi strumenti saranno creati.

“Sono stato dispiaciuto dalla Brexit ma non stupito – spiega -.Il fatto nuovo è che c’è l’incoraggiamento americano alla Brexit.

Una interferenza inedita, secondo me, di poco stile”.

Padre Romano dice in sintesi che Trump ha peccato incoraggiando la Brexit, mentre il sostegno di Obama e dei leader europei a restare in Europa, le minacce di Schauble agli inglesi, non sono interferenze inedite, sono cosa buona e giusta.

Poi attacca Berlino. “lo scontro dell’auto è incomprensibile. La Germania ha fatto un’interferenza nel nostro stato nazionale. E viene da dire: da quale pulpito. In questo concordo con Delrio: piantatela”.

Morto un gufo se ne fa subito un’altro che all’improvviso si accorge che a Berlino lassù qualcuno non ci ama…

Padoan: “I problemi Ue nascono a Bruxelles e Francoforte”

Ma come non ci avevano detto che è tutta colpa nostra, che siamo poco flessibili, impermeabili alle riforme, corrotti e collusi e ora la colpa è dell’Europa?

I problemi Ue nascono in Bruxelles o Francoforte ”Il problema dell’Europa è l’Europa. I nostri problemi nascono in Bruxelles e, talvolta, in Francoforte. Questo è il problema. Dobbiamo rovesciare completamente le politiche perchè ora si stanno dando i giusti argomenti per convincere che il populismo ha ragione”. Trump e Brexit sfidano mancanza visione Ue “I policy makers devono avere la visione” necessaria per attivare gli attori dell’economia, tuttavia “specialmente in Europa manca quella visione e questa è la sfida che Brexit e Trump ci lanciano. Mi dispiace essere pessimista ma è così”. (…)

Poi all’improvviso sorprende…

La maggior parte populisti brave persone, prenderli seriamente “Dobbiamo prendere il populismo seriamente anche perchè quelli che lo votano, in molti casi, sono brave persone, che sono preoccupate sul futuro dei propri ragazzi, sull’educazione, sulla sicurezza. E vanno presi molto seriamente”, ha detto Padoan.

Incredibile vero, comunque anche se sono brave persone, loro continuano ad avere ragione e ripropongono le loro fallimentari ricette.

Poi è arrivata anche lei, la Carmen della quale avevo letto un precedente pezzo a Davos l’anno intervistata e non si è certo tirata indietro, una gufetta con i fiocchi davvero…

“Se non si ristrutturano le banche l’Italia non ha speranza”

A me dispiace Ragazzi, l’avevo scritto nel 2009 o si nazionalizzano le banche o faremo una brutta fine, ma in fondo chi vuoi che lo ascolti un blogger telebano…

«Quello delle banche italiane ormai è il problema numero uno dell’ Italia, e rischia di condizionare l’ intera area euro».

Passi che un’economista non capisce un tubo di bilanci bancari, inutile farle notare che le banche tedesche con in testa Deutsche Bank sono il problema numero uno assoluto e sistemico…

La Commissione europea chiede all’Italia una correzione da 3,4 miliardi mentre il governo si appresta a spenderne venti per salvare alcune banche. Cosa ne pensa?

«Ormai da un po’ di tempo mi sono convinta che l’Italia dovrebbe prendere in considerazione una ristrutturazione del suo debito, a partire da quello privato. La storia delle crisi bancarie ci insegna che in queste condizioni l’Italia non può uscire dalle secche della bassa crescita».

Cosa la rende così pessimista?

«Le ristrutturazioni bancarie degli ultimi vent’anni hanno funzionato perché hanno effettivamente rimesso in piedi il sistema. Non penso solo a quanto fatto negli Stati Uniti nel 2009, ma quel che è accaduto in anni precedenti in Svezia o Norvegia. In Italia questo non è mai avvenuto».

Ripulire i bilanci delle banche significa aumentare il debito pubblico, che in Italia è già alto.

«Lo capisco: tutto questo ha un costo, anzitutto fiscale. Ma ormai sono convinta sia l’unico modo per ristabilire la fiducia degli investitori ed evitare l’uscita di capitali che emerge dai numeri. Meglio avere un debito ufficiale più alto che pagare sui mercati le conseguenze di quello implicito legato alle sofferenze bancarie».

Per fare questa operazione l’unica opzione praticabile è chiedere l’intervento del Fondo salva-Stati, l’Esm.

«Precisamente».

Chiaro o serve il disegnino, un’altra che invoca la troika, brava ragazza per carità, ma vive dentro una biblioteca!

Infine da Davos, l’ultimo gufo, quello più grosso, il più pericoloso, quello più subdolo, interessato, uno dei principali artefici dell’ultima crisi, Jamie Dimon, il ceo della più grande banca di affari al mondo, JPMorgan che scommette sulla fine dell’euro…

Dimon Says Euro Zone May Not Survive If Concerns Are Ignored

La regione euro si potrebbe disintegrare se i leader politici non faranno i conti con il malcontento che sta stimolando il supporto ai leader populisti in tutto il continente, ha suggerito Dimon.

E qui fermiamoci perchè questa immondizia umana che di professione fa il banchiere è uno dei principali responsabili della crisi e quindi del rischio di populismi estremi.

Le osservazioni di Dimon sull’Europa erano insolitamente pessimistiche, in un’intervista di ampio respiro in cui ha anche criticato i regolamenti, figurarsi banda di sciacalli travestiti da sammaritani, i regolamenti, quando vi hanno lasciati liberi di fare avete distrutto l’economia, serpenti.

Anche l’altra volpe, si quella che si crede la mano di dio, Lloyd Blankfein ha espresso preoccupazione per l’Europa, dicendo alla CNBC che i leader si trovano ad affrontare una reazione nel bel mezzo di un processo lungo e complicato per creare un blocco economico.

Dimon ha detto. “Lo dico per rispetto dei cittadini europei, ma dico che devono cambiare “, ha detto. “Essi possono essere costretti dalla politica, essi possono essere costretti dalla nuova leadership.

Dimon ha detto che non vuole che il nuovo governo americano cancelli la riforma Dodd-Frank Act, il pacchetto di regole che il Congresso ha approvato nel 2010 per prevenire future crisi finanziarie. Egli ha criticato la legislazione per anni come incoerente e controproducente per la crescita economica. I regolamenti stanno costringendo JPMorgan e i concorrenti a emarginare centinaia di miliardi di dollari. “Se si guarda l’intero settore bancario, penso che ci sia un modo per lasciarli liberi di fare il loro lavoro”, ha detto Dimon.

La volpe vuole essere libera di spennare i polli! Prepariamoci ad una nuova crisi, una nuova mattanza e di polli.

Io vi ammiro Ragazzi, non so come fate a stare calmi!

Autore: Andrea Mazzalai Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online