Eurostat conferma rallentamento inflazione zona euro a febbraio, rivede al ribasso dato 'core'
BRUXELLES (Reuters) - L'inflazione della zona euro a febbraio ha subito un rallentamento su base tendenziale, secondo i dati Eurostat, che confermano le stime precedenti.
L'istituto di statistica ha tuttavia rivisto al ribasso l'inflazione core che esclude le componenti volatili di alimentari ed energia.
Secondo l'Eurostat i prezzi dell'area a moneta unica sono saliti dell'1,2% a febbraio rispetto a un anno prima, un rallentamento dall'1,4% di gennaio.
La lettura di febbraio è in linea con le aspettative di mercato e con le stime diffuse dall'Eurostat agli inizi di marzo.
L'istituto ha tuttavia rivisto al ribasso la sua precedente stima dell'inflazione core all'1,3% dall'1,4%.
La lettura rivista mostra che questo indicatore è rimasto invariato rispetto a gennaio, quando è aumentato anche dell'1,3% su base annua. È la misura che viene presa in maggiore considerazione dalla Banca centrale europea nel decidere la sua politica monetaria.
Eurostat ha lasciato invariata all'1,2% su base annua a febbraio la sua stima per l’indicatore più ristretto dell’inflazione, che esclude anche i prezzi di alcol e tabacco, confermando che è salito dall'1,1% a gennaio.
Il settore energetico ha registrato una deflazione dello 0,3% a febbraio dell'anno, prima che scoppiasse la guerra dei prezzi del greggio tra Arabia Saudita e Russia a marzo e prima dei peggiori effetti dell'epidemia di coronavirus sull'economia europea. La lettura conferma i dati pubblicati da Eurostat all'inizio di marzo.
L'inflazione su base congiunturale è cresciuta dello 0,2% a febbraio, in linea con le stime precedenti.
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