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Evasione fiscale 2.0: ecco il piano Renzi

Scontrino fiscale, fattura telematica: ecco i nuovi strumenti che entreranno a far parte della vita quotidiana dei consumatori

Lotta all'evasione fiscale
Lotta all'evasione fiscale

Il Governo sposta la lotta all'evasione nel mondo virtuale. Il 30 giugno sarà presentato alle Camere un testo che prevede la messa in campo di un vero arsenale di strumenti 2.0 per assicurare allo Stato una tracciabilità totale dei pagamenti e del prelievo fiscale.

Scontrini telematici, trasferiti online in tempo reale all’Agenzia delle entrate, fatture elettroniche, pagamenti tracciabili online e persino l'ipotesi di una lotteria per chi possiede scontrini fiscali: questi sono i principali strumenti anti-evasione che il Governo intende rendere operativi. Inoltre per 18 milioni di italiani a partire dal 2015, niente più code e rocambolesche compilazioni del 730: il modello arriverà precompilato a casa.

La vera rivoluzione che questo testo mira a creare è istituire il "pagamento soft" delle tasse, dal quale nessuno potrà sfuggire. Il decreto di attuazione della delega fiscale approvata dal Parlamento appena tre mesi fa è sulla dirittura d’arrivo e il 30 giugno sarà presentato un documento di indirizzo con le linee guida dell’intera operazione. Quindi l'idea rivoluzionaria sta per diventare realtà.

I trucchi degli italiani per non pagare le tasse

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I nuovi strumenti a disposizione per la lotta all'evasione fiscale sono diversi. C'è lo scontrino telematico, che sarà obbligatorio almeno per la grande distribuzione e che permetterà la trasmissione immediata dei dati all'Agenzia delle Entrate. Si passa poi alla fatturazione elettronica, la presenza di dispositivi elettronici Pos, già obbligatori da fine mese per commercianti e liberi professionisti, nonché l’introduzione della carta di pagamento per saldare il conto dell'avvocato o del medico.

730 PRECOMPILATO, CONVIENE AI CITTADINI?

Ma come incideranno queste misure preventive sulla vita dei consumatori? Secondo Claudio Oliva, dottore commercialista e consulente aziendale, titolare dello Studio Oliva, ci potrebbe essere un miglioramento nella vita di tutti i giorni, "ma non dobbiamo dimenticare l'alto grado di non conoscenza informatica degli italiani soprattutto nelle fasce di età avanzata. Gli anziani devono già affrontare enormi difficoltà per reperire il loro Cud Inps che non viene più inviato tramite posta, ma solo elettronicamente. Sarà quindi necessario un valido supporto informatico formativo per tutti quei cittadini che non utilizzano strumenti informatici".

Il nodo del digital divide non riguarderà solo gli utenti finali, ma anche la stessa Agenzia delle Entrate, che dovrà potenziare le banche dati per poter effettuare gli incroci necessari a smascherare gli evasori.

L'invio telematico del 730 è valutato dai professionisti come "un valido strumento", ma secondo Oliva il timore è il seguente: "Il fisco probabilmente chiederà alle aziende i dati fiscali affinché possa precompilare le dichiarazioni e quindi ancora una volta l'onere di inviare i dati ricadrà sulle imprese e sui loro consulenti. La categoria degli operatori fiscali (dottori commercialisti, ragionieri, consulenti del lavoro, tributaristi ecc. ecc.) invia milioni e milioni di dati, collaborando con l'Agenzia delle Entrate quasi fossimo loro dipendenti ma senza retribuzione!".

Complessivamente la riforma messa in campo dal Governo è valutata positivamente dai professionisti del settore, ma secondo Oliva "la vera lotta all'evasione potrà essere svolta soprattutto ricostruendo il rapporto cittadini/fisco, rapporto ormai deteriorato da tempo: da operatore sono convinto che una diminuzione della pressione fiscale con un valido e mirato controllo fiscale siano due elementi indispensabili". Osservazione perfettamente in linea con la protesta di Confesercenti, che ha denunciato l'aumento del prelievo fiscale, arrivato a 34 miliardi in tre anni, e la chiusura di 53.000 esercizi commerciali nei primi mesi del 2014.

"Il cittadino pagherebbe volentieri imposte e tasse solo se in cambio ricevesse dallo Stato servizi generati con efficienza (vedi Europa del Nord). Ritengo che sia questo il punto cardine: pagare le Tasse ma trasformarle in servizi e beni, cosa che purtroppo da tempo non accade in Italia".