Ex suora violentò una ragazza: la condanna dopo il suicidio
Maria Angela Farè, ex suora che abusò di una ragazza di Busto Arsizio (Varese) che si suicidò a 26 anni nel 2011, è stata condannata a 3 anni e 6 mesi per violenza sessuale.
La ex suora, come riporta Ansa, dovrà andare in carcere perché il reato è “ostativo” alla sospensione della pena per la concessione di una misura alternativa alla detenzione. La Cassazione oggi ha rigettato il ricorso della difesa rendendo definitiva la pena. La famiglia Sacconago si è costituita come parte civile, assistita dall'avvocato Tiberio Massironi.
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La ricostruzione
Stando agli atti del processo, la ragazza avrebbe subito gli abusi dell'imputata, che apparteneva alle Figlie di Maria Ausiliatrice, già quando era minorenne, per poi instaurare con lei una relazione, fino al 2011, quando si era suicidata.
La giovane, infatti, sarebbe stata violentata dalla suora proprio poche settimane prima di morire. Dopo la morte della giovane, Farè era stata accusata di violenza sessuale, stalking e violenza privata e poi la Corte d'Appello di Milano, nel marzo di quest'anno, aveva confermato la condanna a 3 anni e mezzo di reclusione per violenza sessuale, ritenendo l'ex religiosa civilmente responsabile anche per stalking. Per questo reato dovrà risarcire i genitori della ragazza con 50mila euro.
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Secondo i giudici, l'ex suora avrebbe tenuto "condotte persecutorie" nei confronti della vittima, che si sono manifestate con messaggi "deliranti e ossessivi" che hanno provocato nella ragazza "uno stato di ansia e di timore per il proprio futuro" e che erano espressione della "totale perdita di controllo della suora e di una gelosia ingravescente, sconnessa e pericolosa".
Nella sentenza di secondo grado si parla anche di "ininterrotti tentativi di chiamarla anche di notte" e poi delle "violenze sessuali vere e proprie del 2010-2011". Questi comportamenti "avrebbero minato la stabilità psichica di chiunque", stando alle parole dei giudici.
Inoltre, "già nel 2008 Eva, riferendo gli attacchi verbali della Farè per avere temuto che lei avesse un ragazzo" diceva di avere "stomaco attorcigliato, nodo alla gola, desiderio di sparire, addirittura timore che se fossero state l'una in presenza dell'altra la suora 'mi avrebbe ammazzata'".