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Facebook lancerà la sua moneta virtuale

Secondo il Wall Street Journal, la criptovaluta potrà essere utilizzata anche su siti di e-commerce, fuori dal circuito Facebook. (Credits – Getty Images)
Secondo il Wall Street Journal, la criptovaluta potrà essere utilizzata anche su siti di e-commerce, fuori dal circuito Facebook. (Credits – Getty Images)

Anche Facebook entrerà nel mondo delle criptovalute? L’ipotesi rimbalza dagli USA e sembra sempre più reale. Ancora non si sa come si chiamerà, né quando entrerà nel mondo virtuale dei social e della messaggistica, ma potrebbe diventare la valuta con cui si potranno fare acquisti su Facebook, Instagram o WhatsApp, cioè il ‘pianeta’ governato da Mark Zuckerberg.

Ma attenzione, perché rispetto – per esempio – ai noti Bitcoin, i soldi virtuali di Facebook dovrebbero essere degli stablecoin, cioè una valuta virtuale legata a valute nazionali reali o a un paniere di beni fisici, con un valore stabile, controllabile. Cioè ‘monete’ immediatamente verificabili e conformi alle normative Aml/Kyc (antiriciclaggio e situazione finanziaria del cliente).

Secondo il Wall Street Journal, la criptovaluta potrà essere utilizzata anche su siti di e-commerce, fuori dal circuito Facebook. Potrebbe servire a premiare gli utenti del social per le loro interazioni e contribuire a diffondere criptovalute e blockchain presso un pubblico più ampio.

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Ma, soprattutto, la moneta virtuale di Facebook arriverebbe a coinvolgere i 2,7 miliardi di utenti dei social di Mark Zuckerberg, permettendo le transazioni e i trasferimenti di denaro all’estero in maniera veloce e sicura. Il lancio dovrebbe avvenire entro l’inizio del 2020, per fronteggiare le criptovalute di Telegram e Signal, in fase di ultimazione.

Le criptovalute vengono principalmente utilizzate su internet attraverso circuiti esterni al sistema bancario, ponendosi come alternativa ai tradizionali sistemi di pagamento e di riserva di valore. Pur essendo questi sistemi di scambio ancora nelle fasi iniziali di sviluppo, la capitalizzazione di mercato delle criptovalute ha superato i 450 miliardi di USD a Maggio 2018. Il problema più grande riguardante le criptovalute potrebbe essere il danno causato da esse, a lungo andare, alle finanze dello Stato attraverso perdite di introiti per la mancanza di un’adeguata tassazione sulle transazioni. Queste nuove valute non sono soggette a nessun tipo di regolamentazione ed è quindi molto probabile che possano venir utilizzate per svolgere attività illegali, come il riciclaggio di denaro o l’evasione fiscale rimanendo nell’anonimato.

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