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Falck Renewables: guida i rialzi a Piazza Affari

Torna sotto i riflettori il titolo Falck Renewables (Londra: 0NXV.L - notizie) (+6.50%; Falck sviluppa, progetta, realizza e gestisce impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili) in scia al Piano Industriale ed all’attraente politica dei dividendi. Il Piano industriale a cinque anni di Falck Renewables mira a cogliere le significative opportunità di mercato nel settore delle energie rinnovabili, offrendo allo stesso tempo rendimenti sostenibili per gli azionisti. È il risultato di un rigoroso processo in cui il gruppo ha esaminato con attenzione lo scenario del settore delle energie rinnovabili, i punti di forza e le aree di miglioramento, per generare valore a lungo termine. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) corso dei prossimi cinque anni, il gruppo capitalizzerà i punti di forza e di vantaggio di Falck Renewables al fine di raggiungere obiettivi operativi e finanziari sfidanti ma del tutto realistici.

Il Consiglio d’Amministrazione ha approvato il Piano Industriale a cinque anni 2017-2021:

OBIETTIVI STRATEGICI

  • Crescita nella parte Nord dell’Europa, inizio delle attività in Nord America, capitalizzando il solido posizionamento raggiunto nel Regno Unito e in Italia;

  • Strategia di crescita focalizzata nell’eolico on-shore e nel fotovoltaico, incremento degli asset e della pipeline. Aumento della capacità installata da 822MW nel 2016 a oltre 1.300MW nel 2021 (~+60%)

  • Crescita dei servizi: la gestione globale degli asset, propri e di terzi, passa da 2.100MW a 4.500MW nel 2021

  • Aumento della redditività: massimizzazione del valore grazie a internalizzazione maggiore delle competenze interne ed efficienze.

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OBIETTIVI ECONOMICO-FINANZIARI

  • EBITDA: crescita a €201 milioni nel 2021, con un CAGR 2017-2021 dell’ 11%

  • Utile netto triplicato nel 2021 a circa €45 milioni

  • Investimenti cumulati a €702 milioni al 2021, finanziati dal cash flow operativo, debito società progetto e linee di credito corporate

  • Rapporto Indebitamento Netto/EBITDA inferiore a 5 volte per l’intero orizzonte del Piano

  • Indebitamento finanziario netto in aumento dai €618 milioni attesi nel 2016 a €941 milioni nel 2021 per finanziare la forte crescita attesa

  • Attraente politica dei dividendi: prevista una crescita annua dell’8,5% del dividendo per azione dal 2016 al 2019

  • Il dividendo proposto per il 2016, pari a 4,9 centesimi di euro per azione da pagarsi nel 2017, non sarà influenzato dagli effetti di costi e accantonamenti una tantum sul Risultato Netto 2016.

Le priorità strategiche Crescita nei mercati più evoluti Capitalizzando il posizionamento raggiunto nel settore eolico in Italia e nel Regno Unito, Falck Renewables prevede l’espansione delle proprie attività in mercati selezionati e più evoluti, a basso rischio e con forti fondamentali nel mercato delle rinnovabili. Sono state individuate quattro aree geografiche: Nord Europa, Paesi Nordici, Europa meridionale e Nord America. Il Piano prevede una forte crescita della capacità installata, dagli attuali 822MW a oltre 1,300MW nel 2021, con lo sviluppo di circa 480 MW, pari a un aumento del 60% sulla capacità attuale. Mentre la priorità sarà quella di espandersi in mercati più evoluti, Falck Renewables continuerà anche a prendere in considerazione i mercati emergenti per un eventuale ingresso futuro utilizzando la controllata Vector Cuatro come antenna per monitorare le opportunità in questi mercati. Focus sul Portafoglio e sulla crescita della Pipeline La seconda priorità strategica è quella di concentrare gli investimenti di Falck Renewables sulle più proficue opportunità di rendimento nell’eolico on-shore e nel fotovoltaico, sviluppando soluzioni tecnologiche in grado di ottenere valore aggiunto lungo tutta la catena di gestione dell’energia. La crescita della capacità installata si concentrerà per l’80% sul settore eolico on-shore e per il restante 20% sul solare. Al termine del periodo di Piano, il settore eolico rappresenterà circa l’87% della capacità installata, il solare circa il 9% del totale e il settore programmabile (WTE/Biomasse) il restante 4%.

Alla fine del 2021 il Gruppo prevede di avere la stessa vita media residua degli impianti del 2016 (aumentando la percentuale degli impianti con meno di 5 anni dal 18% nel 2016 al 44% nel 2021), con una maggiore diversificazione geografica, tecnologica e valutaria. L’espansione della pipeline sarà basata su un approccio globale di sviluppo focalizzato sulla creazione di valore condiviso con le comunità come Falck Renewables ha sperimentato finora in Scozia, così come nel progressivo sviluppo del coinvolgimento di partner locali per iniziative “greenfield”. Ampliamento dei Servizi La terza priorità strategica del Piano è quella di ampliare i servizi oggi realizzati internamente. Questo permetterà di ricavare ulteriore valore dagli asset esistenti e di offrire maggiori soluzioni a due specifici segmenti di clientela: proprietari di asset attraverso Vector Cuatro, e utilizzatori commerciali/industriali di energia. In questo segmento, Falck Renewables lancerà servizi di efficienza energetica in Italia, un primo passo verso un mix di tecnologie “hardware” e “software” per gestire al meglio il consumo di energia per le sempre più evolute esigenze dei clienti. I Servizi a terzi, gestiti tramite Vector Cuatro, contribuiranno in maniera crescente all’utile netto di Gruppo raggiungendo un 4,4% sul totale nel 2021 grazie alla crescita nella gestione degli asset eolici.

Aumentare la redditività

Il Gruppo prevede di aumentare la propria redditività attraverso una crescita dell’efficienza operativa, guidata da miglioramenti nelle prestazioni, disponibilità e gestioni tecniche degli impianti che permetteranno una riduzione delle O&M per MW da 34mila euro nel 2017 a 29mila euro nel 2021. Inoltre, Falck Renewables prevede, a fronte di un aumento della capacità installata di circa il 60%, di mantenere pressoché costante l’organizzazione riducendo quindi il rapporto Spese Generali e amministrative (G&A) per MW di circa il 30% (da 29mila a 21mila euro) a fronte di un incremento del 60% della capacità installata. Gli obiettivi economico-finanziari (2017-2021) Nel nuovo Piano sono previsti investimenti cumulati per 702 milioni di euro volti a raggiungere una capacità installata di oltre 1.300MW entro il 2021. Gli investimenti saranno sostenuti dall’elevata generazione di cassa operativa e dalla solidità patrimoniale e liquidità del Gruppo. In particolare, il Piano di crescita potrà far leva sul suo track record nell’ottenimento di project financing e di linee di credito a condizioni favorevoli.

L’indebitamento finanziario netto passerà dai 618 milioni di euro previsti a fine 2016 ai 626 milioni di euro a fine 2017 e a circa 941 milioni alla fine del 2021, con un rapporto di PFN/EBITDA che rimarrà costantemente al di sotto del 5x per l’intero orizzonte di Piano e un rapporto debt/equity previsto costantemente al di sotto del livello di 2x. Dal punto di vista economico-finanziario, il Piano prevede di raggiungere un EBITDA di circa 132 milioni di euro nel 2017, in ulteriore crescita a 201 milioni di euro (CAGR 11%) nel 2021. Questa performance è guidata da: i) l’aumento della capacità installata, ii) i risultati ottenuti dallo sviluppo di nuovi business, iii) i miglioramenti attesi in termini di efficienza operativa e aumento della produzione dei singoli impianti. Il Piano prevede una chiara politica dei dividendi che concentra l’attenzione sulla crescita sostenibile del dividendo annuo dell’8,5% per azione. Il dividendo aumenterà da 4,9 centesimi di euro (pagati nel 2017) a circa 6,3 centesimi di euro pagati nel 2020. Dal 2021, il Gruppo valuterà una nuova politica dei dividendi, essenzialmente basata su una percentuale del Risultato Netto (Pay-out Ratio). La società conferma le stime relative all’EBITDA, ovvero 130 milioni di euro con intervallo -3% e +2%. L’Indebitamento Netto (comprensivo del fair value dei derivati) si dovrebbe attestare intorno ai 618 milioni di euro (basato sul tasso di cambio Euro/Sterlina di 0,91). Anno 2016 La proposta di dividendo 2016 di 4,9 centesimi di euro per azione non sarà influenzata dal risultato netto del 2016, che è atteso essere impattato negativamente da costi e accantonamenti una tantum, relativi al contenzioso con l’Agenzia delle Entrate e altre potenziali misure per i costi di riorganizzazione relativi al Piano Industriale. Il risultato netto 2016 è stimato raggiungere 13 milioni di euro prima di costi e accantonamenti una tantum.

Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online