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Fare trading con le onde di Elliott

Quando si fa trading, riuscire ad individuare i trend non appena si manifestano può far raggiungere al trader dei notevoli profitti. Ma si tratta ovviamente di un’operazione non semplice e che richiede molto impegno. Ancor più difficile (e ambizioso) è anticiparli, sperando quindi di evitare le perdite dovute alle loro inversioni. Tuttavia, mettere a punto e applicare una strategia statisticamente efficace non è impossibile. Oggi esistono diverse teorie di trading online che “garantiscono” l’individuazione anticipata del trend, ma non tutte hanno una base sperimentata e scientificamente dimostrata. Tuttavia, fra le più interessanti e statisticamente più efficaci vi è sicuramente quella che prende il nome del suo creatore, chiamata “Onde di Elliott” e basata a sua volta sulla serie numerica inventata dal matematico e mercante pisano Leonardo Fibonacci. Vediamo come funziona.

La teoria inventata negli anni ’30 da Elliott fa uso dei sistemi statistici frequenziali, i quali hanno lo scopo di individuare il ripetersi di particolari forme d’onda nelle curve dei prezzi del passato per riconoscerne l’eventuale imminente ricomparsa nel presente o nell’immediato futuro. Egli teorizzò che i mercati finanziari si muovono secondo cicli paragonabili a quelli del mare (le onde, appunto) facendo sostanzialmente nascere un movimento di tipo impulsivo e un opposto movimento di tipo correttivo. Il primo, rialzista, si suddividerebbe in 5 “sotto-onde”, mentre il secondo, ribassista, in tre sotto-movimenti. Per Elliott, quindi, ogni mercato efficiente e regolamentato si attiene ad una successione di cinque onde al rialzo e tre onde al ribasso, ed è composto quindi da otto movimenti in totale.

Le 5 onde impulsive (rialziste) sono raffigurate da una serie numerica, mentre le 3 onde correttive (ribassiste) dalle lettere “a”, “b” e “c”. A differenza di altre teorie più tecniche, le onde di Elliott tengono conto anche dell’aspetto psicologico del trading e quindi dell’emotività dei trader, un aspetto che è spesso decisivo in termine di guadagni/perdite. Studiando l’andamento dei suoi grafici si può quindi comprendere con quale velocità i mercati passino dall’euforia, tipico sentimento rialzista, alla frustrazione e al panico, caratteristiche dei ribassi o, addirittura, di crolli disastrosi. Tornando al grafico, nella prima onda (1) si assiste ad un approccio incerto ai titoli da parte dei trader; nella seconda (2), si assiste a qualche piccolo guadagno; nella terza (3), i trading aumentano e i prezzi salgono di molto, con notevoli guadagni; nella quarta (4), la tendenza segna il passo, perché i grossi investitori iniziano a chiudere le posizioni; nella quinta (5), il mercato sale “artificialmente” alle stelle, spinto dall’atteggiamento euforico degli investitori. Poi inizia la fase ribassista. Nell’onda “a” i prezzi sono già in fase calante, il che dovrebbe indurre gli speculatori più intelligenti ad allontanarsi; l’onda “b” illude ancora i trader che la situazione possa migliorare; l’onda “c” crea invece il “panic-selling“, ovvero una vendita massiccia dei titoli su larga scala, che causa rapidi ed estesi crolli di valore. Nel panic selling gli investitori pensano solo a disfarsi delle loro posizioni il prima possibile, senza tenere in considerazione il prezzo. In poche parole, pensano solo a limitare i danni.

Vantaggi dello studio delle onde di elliott

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Il vantaggio offerto dalle onde di Elliott non è solo quello di individuare la direzione e la maturità di un trend, ma possono illustrare al trader anche i range di movimento all’interno dei quali il trend si realizzerà, permettendo una gestione dei guadagni e delle perdite controllata. Se ad esempio individuiamo i movimenti (1) e (2), sarà possibile aprire una posizione long alla creazione dell’onda (3). A quel punto la stop loss potrà essere posizionata all’inizio del movimento (1). L’obiettivo di profitto, visto che siamo a conoscenza della correzione operata dal movimento (4), sarà di arrivare fino al movimento 3 o 5 interno alla macro-onda (5). In questo modo, avremo sotto controllo il range di prezzi all’interno del quale si deve rimanere per confermare la teoria, riuscendo anche ad ottimizzare il nostro punto di uscita. Ma anche dai movimenti segnalati dalle lettere (correttivi) possono rappresentare delle opportunità di trading. La fase di correzione è infatti un’opportunità per aprire posizioni in “sell”, individuando i punti di massimo raggiunti con l’onda (5) o dalla (B), o per una nuova posizione in “buy”, nel momento in cui le onde correttive termineranno e verrà ripreso il trend principale.

Bisogna però dire che nella realtà non è sempre così facile tracciare il corretto “grafico” delle onde di Elliott. Inoltre è consigliabile che un trader non si affidi esclusivamente ai “ratios” (o rapporti) di Fibonacci, ma che invece li usi invece insieme ad altri strumenti tecnici.

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