Faro Antitrust su mascherine U-Mask, ispezioni con Gdf
Roma, 15 feb. (askanews) - Faro Antitrust sulle mascherine U-Mask. Secondo l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, le attività di promozione e di vendita delle mascherine U-Mask, verrebbero svolte con "modalità ingannevoli e aggressive, sfruttando indebitamente la situazione di emergenza sanitaria in corso per indurre il consumatore a comprare a prezzi elevati il prodotto reclamizzato".
I claim con cui le società enfatizzerebbero l'efficacia, in termini di prevenzione, delle mascherine in questione, scrive l'Antitrust, "appaiono in grado di ingannare i consumatori, inducendoli all'acquisto di un prodotto privo delle caratteristiche e della capacità filtrante pubblicizzata, con conseguente potenziale pericolo per la salute".
L'Authority, si legge in una nota, ha dunque avviato un procedimento istruttorio nei confronti delle società U-Earth Biotech Ltd. e Pure Air Zone Italy S.r.l. e il 15 febbraio "ha condotto ispezioni" nelle sedi delle due aziende "avvalendosi della collaborazione dei militari della Guardia di Finanza".
"Al prodotto U-Mask - si spiega nella nota - da un lato è attribuita un'efficacia protettiva (per singolo filtro) di 200 ore di utilizzo effettivo o di un anno, che non sarebbe debitamente comprovata; dall'altro, questo tipo di mascherina sarebbe impropriamente comparato con dispositivi di protezione individuale (Dpi) rispetto ai quali, secondo la presentazione sul sito web, 'U-Mask ha un'efficienza superiore, paragonabile a un FFP3'. Invece U-Mask non è certificata come Dpi ma risulta registrata presso il ministero della Salute come dispositivo medico di 'classe I'".
Vengono inoltre contestate altre "omissioni e ambiguità" nelle informazioni presenti sul sito in relazione al diritto di recesso, al foro del consumatore, alla garanzia legale di conformità e al meccanismo extra-giudiziale di reclamo e ricorso.
Vista "l'attualità della questione e la gravità della condotta, l'Autorità ha contestualmente avviato un subprocedimento cautelare, volto a verificare la sussistenza dei presupposti per la sospensione provvisoria di tale pratica, assegnando alle società un breve termine per la risposta", conclude l'Antitrust.