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Fase risk-on in essere, ma giudizio sospeso in attesa della Fed

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista a Pietro Paciello, analista tecnico indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse. Pietro Paciello è autore del libro appena pubblicato TRADING PLAN. Per info clicca qui

Il dollaro ha continuato a guadagnare terreno nei confronti dello yen e dell'euro e nelle ultime ore sembra un po' consolidare i recenti rialzi. Il recupero del biglietto verde durerà ancora nel breve?

Mi sembra che la fase di stabilizzazione riguardi un po' tutti i mercati e questo non può escludere il dollaro che è sempre il driver principale della situazione.

Mi aspetto con l'imminente meeting della Fed quel movimento impulsivo che dovrebbe dare vita potenzialmente ad un nuovo upside dell'azionario. Quest'ultimo, inteso come rischio in generale, non credo abbia esaurito la sua spinta e quindi le aspettative sono per un ulteriore ribasso del dollaro a breve.

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La flessione sarebbe anticipata/confermata da una violazione di area 1,175 di euro-dollaro, evento che darebbe un segnale di medio-breve abbastanza importante.

L'euro-dollaro rispetto al dollaro-yen è molto più vicino a dare questa indicazione e sotto 1,175 il biglietto verde tornerà long e di spazio per salire ne ha molto. Aspetterei la violazione al ribasso della soglia appena segnalata per chiamare di nuovo uno scenario risk-on.

Se la Fed dovesse sconvolgere questo scenario, l'euro-dollaro presenta una prima resistenza abbastanza valida in area 1,19 e solo sopra questo livello il mercato tornerebbe a sprintare, inducendomi ad un posizionamento long su questo cambio.

Quanto al dollaro-yen, mi sembra che sul brevissimo stia costruendo una potenziale figura di prosecuzione rialzista, quindi il mio sentiment rimane positivo sui mercati.

Credo che il dollaro-yen possa puntare agilmente a quota 114,5/114,6 salvo sorprese da parte della Fed, e qualora ci fosse questo movimento di apprezzamento, l'azionario dovrebbe riprendere quella, in particolare quello europeo, visto che l'americano sta performando già molto bene.

Qualora il dollaro-yen dovesse arretrare e sfondare area 112,5 la vedo veramente male e potrei anche pensare che l'ipotetica prosecuzione del rialzo sui mercati sia destinata a fallire.

Per il momento la mia view rimane positiva, ma serve una spinta da parte del dollaro e l'indicazione più significativa in tal senso arriverà da una discesa dell'euro-dollaro sotto 1,175.

Un segnale potrebbe anche arrivare dal dollaro-yen, ma servirà una chiusura almeno sopra 114,2.

L'oro continua a perdere terreno tanto da aver mollato oggi anche quota 1.240 dollari. Quali sono i target di questa fase discendente?

L'andamento dell'oro conferma la mia view ancora positiva sul rischio perchè, complice una discesa abbastanza consistente negli ultimi tempi, ha rotto un supporto dinamico straordinario in area 1.260 dollari. Da lì il gold è entrato in una nuova dinamica ribassista e l'oro debole avalla la mia idea che il mercato azionario possa ancora salire e cambierei idea solo qualora le quotazioni dovessero recuperare i 1.270 dollari l'oncia.

Fino a quando vedrò il gold così debole, malgrado l'ipervenduto di breve, non credo ci siano possibilità per l'azionario di crolli o di discese imminenti.

L'oro mantiene il suo ruolo sia di bene rifugio che di bene correlato inversamente al dollaro e mi sembra stia testimoniando la validità della mia idea oro debole-dollaro-forte.

Il petrolio sta provando a riposizionarsi sopra quota 58 dollari. Si aspetta ulteriori salite nel breve?

Già da tempo diciamo che il petrolio è entrato in una dinamica rialzista di lungo periodo, quindi non posso fare altro che ribadire quanto già espresso. Proprio stamattina stavo misurando dei potenziali target rialzisti perchè la struttura long è ben impostata e la stessa verrebbe meno solo in caso di improbabile discesa sotto il primo supporto dinamico in area 55 dollari.

Fino a quando le quotazioni si manterranno al di sopra di tale soglia, il mio consiglio rimarrà quello di comprare la debolezza, tenendo presente che non vedo grandi ostacoli fino ai 63 dollari al barile, potenziale target di fine anno.

Alla luce di quanto detto fino ad ora, quali sono le previsioni per le Borse?

Sulle Borse il giudizio è sospeso, ma probabilmente solo per poche ore, perchè mi attendo che grazie alla Fed la fase di lateralità delle Borse venga meno abbastanza velocemente.

Il Dax30 sta lateralizzando da diversi giorni e non cito volutamente i listini americani che si trovano sui record storici e fano un po' storia a sè. Il Dax30 a mio avviso rimane impostato al rialzo, ha un grande supporto in area 12.800 che non credo verrà interessata da tentativi di violazione.

Se l'euro-dollaro e il dollaro-yen ci daranno segnali più consistenti di direzionalità, vedo il Dax30 segnare nuovi massimi storici, mentre il Ftse Mib potrebbe provare a chiudere il grande disegno rialzista in area 24.000.

Il giudizio è sospeso fino al verdetto della Fed domani, ma i segnali, almeno valutando lo scenario attuale, sono quelli di una fase risk-on ancora ben in essere.

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