FCA, numeri da record in America: su i ricavi del 25% e gli utili del 69%
La grande scommessa di Sergio Marchionne è già vinta? Forse dovremmo frenare gli entusiasmi, ma questi non possono non sorgere di fronte agli ottimi numeri coi quali il gruppo Fiat-Chrysler soprende il mercato, specialmente nell’area dell’America del Nord, dove si temeva il flop.
Nel secondo trimestre FCA ha registrato un aumento dei ricavi del 25%: 29,2 miliardi di euro contro i 23,3 miliardi dell’anno precedente, con una crescita di 5,9 miliardi. Consegnati, quest’anno, 1,2 milioni di autoveicoli. In particolare, poi, salgono gli utili, addirittura del 69%, con un salto dai 197 milioni di euro del secondo trimestre 2014 ai 333 milioni di euro del presente trimestre. Alla fine dei conti, l’EBIT, ovvero il risultato a monte dei ricavi, degli oneri finanziari e delle tasse, è stato pari a 1,5 miliardi, crescendo del 58% rispetto allo stesso trimestre del 2014.
Paradossalmente, però, il risultato migliore di FCA è proprio quello dell’America del Nord, in particolare nel’area della cosiddetta NAFTA, la zona di libero scambio formata da Canada, USA e Messico. In America Latina, infatti, il gruppo registra una perdita di 79 milioni di euro, in Europa l’utile è di 57 milioni, con un saldo pari a zero, e in Asia i margini crollano da 47 a 110 milioni.
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