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Fca: più lontano lo scenario M&A. Gli analisti restano bullish

La nuova settimana è partita bene per Fca che, dopo aver chiuso la sessione di venerdì scorso con un ribasso di oltre un punto e mezzo percentuale, quest'oggi ha inizialmente perso terreno, salvo poi cambiare rotta e imboccare con decisione la via dei guadagni. Il titolo si è fermato a 6,89 euro, con un progresso del 3,14%, mostrando una maggiore forza relativa rispetto al mercato di riferimento. Poco vivaci i volumi di scambio visto che a fine sessione sono passate di mano circa 15 milioni di azioni, al di sotto della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 21 milioni di pezzi.

Al via la produzione di Jeep Renegade in Cina

Oggi è stata avviata la produzione della Jeep Renegade nello stabilmente di Guangzhou, nel sud della Cina, da parte di Gac-Fca, joint-venture tra Fca e la cinese Guangzhou Automobile.
Il lancio della Renegade nel maggior mercato automobilistico al mondo consente a Jeep di ampliare la propria offerta in Cina e rappresenta per Fca un ulteriore passo importante per le strategie di penetrazione nel Paese asiatico in particolare dopo l'avvio della produzione locale del Jeep Cherokee nello stabilimento di Changsha lo scorso 19 ottobre.

I possibili partner per Fca: la view degli analisti

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A catalizzare l'attenzione su Fca sono anche le dichiarazioni rilasciate la scorsa settimana dall'AD Marchionne. Durante l'assemblea degli azionisti il manager si è detto interessato al consolidamento nel settore auto e ha menzionato quali possibili partner per un’aggregazione: Toyota, Volkswagen (Londra: 0P6N.L - notizie) e Ford.

Secondo gli analisti di Equita SIM tutti questi nomi permetterebbero al gruppo di Marchionne di fare il salto dimensionale voluto, ma ritengono che la probabilità siano basse.
Questo perchè Toyota è sempre cresciuta standalone, Ford ha già detto di non essere interessata e Volkswagen deve prima risolvere la questione del dieselgate.

La SIM milanese continua a ritenere che un’eventuale aggregazione non sia uno scenario di breve, così come gli analisti allo stato attuale non prendono in considerazione la possibilità, peraltro ipotizzata, relativa alla distruzione di un dividendo da parte di Fca prima del 2018 se verrà azzerato il debito.
In attesa di novità gli esperti di Equita SIM confermano la view positiva su Fca, reiterando la raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo a 11,8 euro.

A puntare sul titolo anche i colleghi di Icbpi che invitano all'acquisto con un target price a 11,3 euro. Con riferimento alle indicazioni arrivate da Marchionne nell'assemblea di venerdì scorso, gli analisti definiscono positiva la conferma dei target per quest'anno, perchè questo significa che il primo trimestre del 2016 si è chiuso ni linea con le attese.

Meno credibile invece l'ipotesi di un possibile ritorno al dividendo entro il 2018, perchè secondo Icbpi entro quella data l'indebitamento netto di Fca non sarà stato ancora azzerato, a meno che nel frattempo non saranno state realizzate alcune dismissioni, quale ad esempio quella di Magneti Marelli.

A credere poco a possibilità novità sul fronte M&A è Banca Akros, secondo cui questo tema è destinato a rimanere solo un desiderio per Fca almeno per il momento. Gli esperti di Banca Akros ritengono in ogni caso che processo di M&A è un driver di medio termine per il titolo, ritenendo pertanto scontate le dichiarazioni rilasciate da Marchionne venerdì scorso.

Infine, Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) è convinta che Toyota e Ford porteranno avanti la loro strategia monomarca e di conseguenza non sono interessati ad una fusione con una società come Fca che possiede ben 10 marchi. Un buon partner potrebbe essere Volkswagen che però, come evidenziato dagli analisti, deve prima risolvere i suoi problemi.
Confermata intanto la view bullish su Fca che per Mediobanca è un titolo destinato a sovraperformare il mercato, con un fair value a 10 euro.

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