Fca, sindacati chiedono aumento 10% a regime, Fiom: aumentare paga base

ROMA (Reuters) - Un aumento salariale del 10% a regime in quattro anni per i lavoratori del gruppo Fca-Cnh in vista del rinnovo del contratto che scade a fine anno.

Lo chiedono i sindacati che hanno sottoscritto - ai tempi in cui Sergio Marchionne era AD della casa automobilistica - il contratto specifico, fuori da quello collettivo valido per gli altri metalmeccanici.

"Viene richiesto un incremento complessivo del 10% della paga base che a regime su 3° gruppo prima fascia è pari ad un valore annuo di euro 2.279, che rapportandolo mensilmente (13 mensilità) è pari a € 175,30", scrivono in una nota congiunta Fim, Uilm, Fismic, Ugl, AQCF (associazione dei quadri).

Chiesta anche "la riconferma dell’attuale sistema premiante che nell’ultimo triennio ha mediamente erogato per i lavoratori FCA 4.279 euro e per CNHI 3.408 euro"

Le cinque sigle sindacali hanno presentato oggi una piattaforma per il rinnovo contrattuale di 4 anni che riguarda oltre 90.000 dipendenti italiani del gruppo FCA–CNHI.

La piattaforma verrà sottoposta al voto delle RSA (rappresentanza sindacali aziendali) di tutti gli stabilimenti l’8 e 9 novembre.

Contemporaneamente la Fiom, unico sindacato confederale che non aveva aderito al contratto aziendale di Fca, ha presentato la sua piattaforma, già votata dai lavoratori, chiedendo un aumento della paga base.

Secondo i meccanici Cgil, il contratto voluto da Marchionne ha causato una perdita di oltre 327 euro all'anno per un terzo livello, inglobando tra l'altro anche la 14esima.

"La paga base dei lavoratori Fiat oggi è più bassa di quella degli altri lavoratori metalmeccanici, chiediamo un adeguamento subito, non alla fine dei quattro anni di scadenza contrattuale", ha detto la segretaria generale Francesca Re David in una conferenza stampa.

La Fiom chiede poi di essere riammessa al tavolo unitario con gli altri sindacati per discutere il rinnovo del contratto.