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Fed: nel 2017 vengono confermati i tre rialzi dei tassi (forse)

Negli ultimi giorni alcune dichiarazioni da parte dei membri della Federal Reserve hanno contribuito a fare chiarezza (almeno in parte) su quel che potrebbe accadere nei prossimi mesi in seno all'istituto banchiere federale statunitense.

Tra le dichiarazioni di maggiore risalto, spicca quella di Kaplan, secondo cui nel 2017 vi saranno tre rialzi dei tassi di interesse... o no: Kaplan infatti ha ricordato che l'auspicio dei tre rialzi dei fed funds è semplicemente la concretizzazione di uno scenario base ritenuto ancora oggi piuttosto ragionevole, ma se ne potrebbero comunque vedere di più o di meno a seconda dell’evoluzione dello scenario. Inoltre, le previsioni di Kaplan non incorporano la possibile riforma fiscale di Donald Trump, che al momento - nonostante le anticipazioni di Mnuchin - è ancora troppo incerta. Insomma, tre rialzi, o quattro, o due, a conferma di un approccio prudente abbastanza dovuto.

In aggiunta a quanto sopra, Kaplan ha poi dichiarato che la riduzione del bilancio potrebbe iniziare fra la fine del 2017 e l'inizio del 2018, dovrebbe essere graduale e dovrebbe essere annunciata almeno un paio di mesi prima della sua attuazione, al fine di preparare i mercati a tale eventualità. Secondo Kaplan, ancora, la policy monetaria è meno accomodante di quanto si pensi in genere, ma rimane comunque appropriato avvicinarsi ancora un po’ alla neutralità.

Infine, un ultimo passaggio dichiarativo che non è sfuggito ai più: Kaplan ha infatti sottolineato che Yellen è un leader eccellente. Un messaggio chiaro, che segnala la volontà di difendere la presidenza della Fed all'avvicinarsi della scadenza del mandato (febbraio 2018) o, per lo meno, cercare di ottenere un adeguato "prezzo" per la sua sostituzione.

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Tra le dichiarazioni degli altri membri, Rosengren ha dichiarato che la riduzione del bilancio dovrebbe iniziare "relativamente presto", con un approccio comunicativo che sembra essere integrabile con quello di Kaplan, mentre Powell ha detto che la regolamentazione finanziaria è troppo complessa e dovrebbe essere semplificata, mantenendo però la parte centrale delle riforme attuate negli ultimi anni.

Autore: E-investimenti.com Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online