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Ferragamo pesante dopo un altro trimestre debole

Il logo Salvatore Ferragamo a Zurigo

Salvatore Ferragamo perde quasi il 3% in borsa dopo aver annunciato ieri un altro trimestre debole nonostante il rimbalzo delle vendite in Cina, mentre si infittiscono le voci su un possibile rinnovo dei vertici del gruppo

Dati in linea con le attese degli analisti, ma che evidenziano ancora una volta la significativa perdita di quote di mercato rispetto ai concorrenti, dice Jefferies.

"Non è solo il problema del calo anomalo del 2020, ma il fatto che anche i livelli (di fatturato) del 2019 sono quasi invariati rispetto al 2014", prosegue il broker che stima in 600 milioni le vendite "mancanti" rispetto al trend del settore.

Per Jefferies il gruppo non è "a rischio" grazie alla sua solida struttura finanziaria ma è in discussione il valore del brand. "Un cambiamento è necessario", dice citando le voci di uscita dei vertici del gruppo e le ipotesi di cessione. "Ciò che è chiaro, è che la mancanza di interventi nei prossimi mesi peserebbe fortemente sul valore del brand e sul suo appeal per nuovi investitori".

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Per Mediobanca Securities Ferragamo non tornerà ai livelli pre-crisi in termini di ricavi e utili prima del 2024, con un ritardo di tre anni rispetto ai migliori gruppi del settore.

(Claudia Cristoferi, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)